Avezzano. Domani si inaugurerà il restyling di Piazza Torlonia, un’opera fortemente voluta dall’amministrazione De Angelis e dall’assessore all’ambiente, l’avvocato Crescenzo Presutti. Lasciando per un momento da parte le polemiche che in questi giorni sono sorte circa il divieto di accesso ai cani, cerchiamo di ricondurre l’attenzione a quello che è stato fatto in questi cinque mesi di lavori e, per farlo, ci siamo rivolti alla persona più qualificata, ovvero il direttore dei lavori, l’ingegner Gianfranco Granata, che in questa intervista esclusiva ci rivela tutti i dettagli tecnici e non solo dietro l’enorme opera di riqualificazione della piazza.
Ingegner Granata, cosa rappresenta per lei piazza Torlonia? Piazza Torlonia è senza dubbio l’area verde urbana di maggior pregio nel territorio comunale, è legata alla storia della città e rappresenta uno dei suoi luoghi simbolo che appartiene alla memoria collettiva dell’intera Marsica. La riqualificazione ha assunto un significato particolare perché, oltre a tenere conto delle sue caratteristiche intrinseche derivanti dagli aspetti ambientali, doveva considerarne anche la particolare valenza sociale in coerenza con le sue specifiche vocazioni d’uso.
Con quale spirito ha seguito i lavori? Ho sempre sentito una grande responsabilità perché ero consapevole che Avezzano ed i cittadini, meritavano una parco verde all’altezza di una città moderna. L’aspettativa era ed è alta, ma finalmente sono fiero del risultato ottenuto.
Ci può descrivere brevemente i lavori eseguiti? Piazza Torlonia è un parco tutelato ed ogni nostro intervento doveva necessariamente avere il minore impatto ambientale. Per questo buona parte di quello che è stato realizzato non si vedrà fisicamente ma se ne potrà apprezzare l’efficacia. Mi riferisco al complesso impianto di irrigazione costituito da una ramificazione di tubazioni interrate che complessivamente raggiungono quasi 10 chilometri di lunghezza ed alimentano più di 700 irrigatori. Tutti gli apparati tecnologici sono stati posizionati in un apposito locale tecnico, anch’esso interrato, gestibili da remoto, che consentono una efficiente e più economica gestione della risorsa idrica. Sono state messe a dimora circa 4500 nuove siepi e seminata tutta l’area a verde si estende per oltre 14000 mq. Sempre parlando di quello che non si vede, è stato realizzato un secondo vano per le pompe di alimentazione della fontana monumentale che finalmente torna a funzionare dopo oltre 10 anni di inattività.
Per i più piccoli, l’Amministrazione non ha lesinato sui fondi, ed abbiamo potuto dotare il parco giochi di nuovissime attrazioni ludiche con pavimentazione anti trauma di ultima generazione, nuove panchine. Il tutto circondato da un bellissimo prato.
Pensa che gli Avezzanesi, anche i più critici, saranno soddisfatti? Penso e spero di sì, ma la conferma l’avremo solo il giorno dell’inaugurazione.
C’è qualcosa che vuole aggiungere? Vorrei ringraziare innanzitutto il sindaco De Angelis e l’assessore Presutti per avermi concesso l’onore di essere partecipe a questa grande sfida. Un grazie di cuore, inoltre, va a tutte quelle persone che con me, quotidianamente, da cinque mesi hanno lavorato dietro le quinte per consegnare ai cittadini un giardino che sarà il fiore all’occhiello di Avezzano, in particolar modo al dirigente del settore verde pubblico, architetto Massimo De Sanctis, all’ingegner Stefano Di Fabio e al tecnico istruttore Pasquale Partemi.