L’Aquila. La maggioranza di destra (19 voti contro 17) boccia la mozione presentata in Consiglio Regionale dal Terzo Polo che intendeva chiedere un impegno formale al Presidente e Commissario ad acta, Gianni Chiodi, di ripristinare i poteri e le funzioni del Consiglio regionale abruzzese, quale unico organo titolare dell’attività legislativa. “Politicamente e giuridicamente, l’illegittimità della decisione commissariale di sopprimere molti presidi sanitari ha evidenziato come l’azione commissariale sia stato in contrasto con il piano di rientro e linee-guida del piano sanitario regionale”, ha precisato il consigliere regionale di Api, Gino Milano, “ormai sono note a tutto il popolo abruzzese le numerose sentenze con le quali il TAR Abruzzo ha evidenziato la difformità dell’attività di Chiodi riguardo al “che cosa” e alle “modalità” dell’organizzazione porta in essere, ben diversa da quella a suo tempo concordata fra lo Stato e la Regione Abruzzo e consacrata nel piano sanitario 2007. Ancora una volta la maggioranza consiliare di destra ha voluto deresponsabilizzare il Consiglio regionale e l’intero Consiglio continuando la loro estromissione dalla peculiare azione di mandato istituzionale. Insiste sul solito discorso: il potere esecutivo del commissario è onnicomprensivo, il Governo centrale sta preparando una decretazione d’urgenza per baipassare ogni decisione giurisdizionale; il Governo regionale intende insistere sul ricorso al Consiglio di Stato contro le sentenze del Tar Abruzzo, manifestando, in tal senso, la temerarietà di non voler ottemperare alla decisione dell’autorità giudiziaria Amministrativa. E intanato resta negata l’attività del Consiglio sul tema sanitario, priorità assoluta della Regione Abruzzo, mentre l’attività commissariale è sotto giudizio. E’ questo l’esercizio di responsabilità per un’autentica azione istituzionale?”