Pescina. Il Consiglio comunale di Pescina approva all’unanimità la mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. A renderlo noto è il primo cittadino di Pescina, Mirko Zauri.
“Il consiglio comunale della Città di Pescina ha votato all’unanimità mozione riguardo il riconoscimento dello stato di Palestina nei confini precedenti all’ occupazione del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa , che significherebbe ristabilire un quadro negoziale equo e rispettoso del diritto internazionale , sicuramente un punto di partenza potrebbe essere la risoluzione dell’ Onu n.181 del 15 maggio 1948″. Ha spiegato il sindaco.
“È compito delle istituzioni locali ,in quanto espressione democratica dei cittadini ,farsi promotrici di valori universali come la pace ,la giustizia, la convivenza tra i popoli.
La Città di Pescina , storicamente legata alla figura di Ignazio Silone ,intende onorare i principi della sua eredità giuridica e morale riaffermando il valore universale della giustizia come fondamento per la pace tra i popoi:
”Sopra un insieme di teorie si può costruire una scuola o una propaganda; ma soltanto sopra un insieme di valori si può fondare una cultura , una civiltà, un nuovo tipo di convivenza tra gli uomini” I.Silone.
La mozione votata è una fusione da altre due mozioni, una presentata dall’ assessore con delega alla cultura Antonio Odorisio il quale ha presentato tale richiesta al Presidente del consiglio comunale Vincenzo Parisse ed inserirla all’ordine del giorno odierno, a seguire è giunto un documento a sostegno di tale mozione a firma del gruppo consiliare di minoranza ” Libertà e Azione ” che in sintesi sostengono la stessa idea. Questo ha dimostrazione che quando si parla di umanità non ci sono divisioni.
La Città di Pescina condanna gli attentati terroristici ma oltremodo condanna fermamente il genocidio perpetrato ai danni della popolazione civile palestinese e che chi ha commesso questi crimini venga giudicato dal tribunale internazionale penale dell’ Aia.
La mozione verrà inviata al Presidente del consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri, ai Presidenti di Camera e Denato, al Presidente di Regione Abruzzo ed al Presidente della provincia dell’Aquila”.