Avezzano. La Marsica torna ad essere terra di ricerca d’eccellenza in agricoltura. Il comune di Avezzano, con il voto di oggi in consiglio comunale, è di nuovo parte attiva nella compagine CRUA, Consorzio di Ricerca Unico d’Abruzzo.
Presente in aula, anche l’amministratore unico, Rocco Micucci con alcune professionalità del Centro. Il Consiglio all’unanimità ha deliberato la revoca del recesso dal CRUA, riaffermando il proprio ruolo in un centro di ricerca strategico per il settore agricolo e agroalimentare. Un passaggio, che è stato salutato da tutti i presenti in aula con un applauso e che riporta la Marsica al centro dell’innovazione scientifica applicata all’agricoltura, confermando il valore della ricerca per il rilancio e la competitività del territorio.
“Questa delibera è frutto di un iter lungo e condiviso che parte nel 2021 e che arriva a seguito di un attento esame. Con impegno e lavoro, passo dopo passo, siamo giunti oggi a questa deliberazione, che riguarda la permanenza del Comune di Avezzano nel CRUA in qualità di socio. Dopo un periodo di difficoltà finanziaria e con il piano di risanamento promosso dalla Regione Abruzzo, adesso il Crua sta tornando ad essere punto di riferimento del territorio marsicano, grazie ai 6 milioni di euro del progetto R.I.C.R.E.A. – ha affermato il primo cittadino Di Pangrazio – Ringrazio l’amministratore unico Rocco Micucci, che con dedizione è riuscito a far approvare dal Tribunale di Avezzano il concordato in continuità, per superare quel forte momento di crisi. Oggi si assiste ad una scelta importante, che va a favorire non solo Avezzano ma anche l’intera Marsica. Negli anni, ho sempre mantenuto il contatto con la struttura del Crua, invitato dall’amministratore unico: i consorzi, così come le società, non si abbandonano nei momenti di sofferenza. Il nostro dovere è quello di intervenire quando e come si può. La necessità di ridare vita al Crua è stata sottolineata anche dalle aziende agricole del Fucino e dalle associazioni di categoria del primo settore”.
Micucci ha espresso “ringraziamenti nei confronti del sindaco non solo per oggi, ma per la sua vicinanza in ogni momento, e nei confronti del Presidente del Consiglio per aver portato a termine questo percorso e ad ogni consigliere comunale che ha creduto nel progetto di rilancio che stiamo mettendo in atto. Sono sicuro che la presenza del Comune nella compagine del Crua permetterà di riconnettere questo Centro di ricerca al territorio, per tornare ad essere utili alle imprese di tutto l’Abruzzo, mettendo a disposizione le competenze e le risorse di cui disponiamo e che stiamo rinnovando, anche tramite partenariati importanti con università e istituti scientifici non solo regionali”. Un passaggio complesso da un punto di vista tecnico per il quale l’amministrazione ha voluto nelle passate settimane garantire il massimo approfondimento con ben cinque riunioni di confronto a Palazzo di Città convocate dal presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ridolfi.
Incontri a cui hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente e l’amministratore Rocco Micucci, intervenuti più volte in municipio per dialogare con i consiglieri e approfondire aspetti tecnici, scenari e strategie future. Ha dichiarato il consigliere comunale di minoranza Goffredo Taddei, che ha espresso voto favorevole nei confronti della delibera: “Nel futuro del Crua, devono essere coinvolti anche i privati e le aziende, che devono tornare a credere in questa struttura rinnovata. Le aziende, cioè, dovrebbero arrivare a chiedere servizi al Centro unico di ricerca abruzzese e tutto ciò potrebbe passare attraverso la creazione di un marchio di qualità che sia credibile, basato su procedure scientifiche. Nella nostra Regione, esiste una realtà che è in grado di assicurare questa scientificità ed l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, da coinvolgere assolutamente. La speranza è che il Crua torni ad essere quello che era un tempo, ovvero un centro importante e di prestigio, fonte di occupazione per il nostro territorio”.
Il CRUA, erede del Consorzio di Ricerche Applicate alla Biotecnologia (CRAB), si occupa di ricerca applicata e trasferimento tecnologico nei settori agroalimentare, ambientale, biotecnologico e vitivinicolo, con particolare attenzione all’innovazione nelle tecniche di coltivazione, allevamento e trasformazione industriale dei prodotti agricoli. Dopo un periodo di difficoltà finanziarie, il piano di risanamento ha riportato l’ente in equilibrio, rendendolo nuovamente un punto di riferimento per il comparto agricolo.