Avezzano. L’amministrazione comunale sempre più affianco dei minori in difficoltà e delle famiglie avezzanesi, grazie al progetto “Una Rete per Amare” a cui il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, l’assessore Fabrizio Amatilli e il consigliere delegato Leonardo Rosa insieme al settore sociale guidato dalla dottoressa Maria Laura Ottavi, hanno lavorato con il massimo impegno, tanto che il progetto ha meritato il primo posto nella graduatoria pubblicata sul sito dell’Osservatorio sociale regionale, ottenendo, così, l’approvazione e il cofinanziamento della Regione Abruzzo. In particolare, il progetto, che prevede un costo complessivo di 20mila euro e una durata di 12 mesi, riguarda l’affidamento di bambini temporaneamente fuori dalla famiglia d’origine a causa di svariati motivi (es. inadeguatezza genitoriale, dipendenza dei genitori, problemi relazionali o sanitari tra e dei genitori oppure maltrattamenti e incuria), ed è finalizzato a diffondere in primis la cultura dell’affidamento familiare come risposta significativa al problema. “In questa iniziativa, – spiega il sindaco – l’affido diventa l’efficace alternativa all’inserimento dei minori in strutture, proprio perché le cure e l’amore di una famiglia possono fare veramente la differenza nell’educazione e nella crescita di bimbi meno fortunati. In Italia vivono fuori dalla propria famiglia d’origine circa 29mila ragazzi tra i 0 e 17 anni e più della metà vivono in comunità residenziali.
Ad Avezzano, sono 28 i bambini e gli adolescenti collocati all’esterno del nucleo familiare e parentale, di questi, 22 si trovano in comunità residenziali, 1 in semiconvitto e 5 in affido intrafamiliare. Dai dati, quindi, risulta che la pratica dell’affido familiare, è fortemente sottodimensionata rispetto alla reale necessità. Infatti, i minori dichiarati idonei all’affido sono di gran lunga superiori a quelli realmente affidati, visto il numero insufficiente di famiglie disponibili all’accoglienza. Abbiamo creduto in questo progetto perché siamo convinti che la famiglia sia assolutamente determinante nel processo di inserimento sociale del minore su tutti i fronti – continua – è per questo che abbiamo trovato la piena collaborazione, attraverso specifici protocolli d’intesa, del servizio sociale della ASL 1, della Diocesi dei Marsi con il Vescovo, monsignor Pietro Santoro che ha creduto fortemente nell’iniziativa e delle istituzioni scolastiche che si occuperanno rispettivamente della salute, della sensibilizzazione e della formazione di tutti i soggetti coinvolti. Presto provvederemo alla stipula d’intese anche con il mondo dell’associazionismo. Un’iniziativa in cui avrà un ruolo centrale “l’Equipe per l’Affidamento”, formata dalle assistenti sociali del Comune di Avezzano e da uno psicologo della ASL competente. Dopo una fase di promozione e di sensibilizzazione, reperiremo le disponibilità delle nuove famiglie pronte ad accogliere i ragazzi, le formeremo, accompagnandole nel percorso di apertura all’affidamento familiare e costituiremo una specifica banca dati, istituendo l’anagrafe degli affidatari. Un ringraziamento e un plauso non solo all’assessore Amatilli e al consigliere Rosa che hanno preso il progetto a cuore dimostrando quanto questa amministrazione desideri tendere la mano ai più bisognosi, divulgando la cultura dell’umiltà e dell’accoglienza, ma anche alla dirigente Maria Laura Ottavi, alla funzionaria Marianicola Giampietro e a tutto il settore che con passione e determinazione svolgono al meglio la loro attività amministrativa, a servizio della città”.