Avezzano. Il commissario delle Comunità Montane Marsicane, Stefano Di Rocco, alla luce degli ultimi provvedimenti sui tagli statali ai comuni ha inviato una lettera ai sindaci del territorio per spingerli a unire i propri servizi per risparmiare e continuare ad amministrare in modo decoroso. “In questi giorni (è del 9 giugno 2011 la nota di Palazzo Chigi che dirama il testo di un provvedimento elaborato dal Min Interno e che dovrà essere discusso, a tamburo battente, nella conferenza unificata del 16 giugno) è stata varata ed è stata già messa in circolazione la bozza del DPCM previsto dal comma 31, art. 14 del D.L. 78/2010. La gestione associata di alcuni servizi tra i piccoli Comuni”, ha scritto Di Rocco nella lettera, “è sicuramente auspicabile. Molte delle attività “serventi” – ad esempio quelle relative all’acquisizione di beni e servizi (dall’acquisto della carta, alle forniture per gli uffici, dal materiale di cancelleria all’acquisto dei carburanti… etc…), una centrale unica degli appalti, il S.U.A.P., etc. – potrebbero e dovrebbero essere trattate in maniera associata. Con le nuove disposizioni, però, si va ben oltre perché si chiede (si impone) ai Comuni di gestire in maniera “associata” le “funzioni fondamentali”: dalla gestione del territorio alle funzioni di “amministrazione generale” . Il tutto dovrebbe avvenire anche in tempi molto celeri: nel biennio 01/01/2012- 31/12/2013. Inoltre, i nuovi provvedimenti determineranno un radicale cambiamento dei meccanismi che regolano le entrate di ogni singolo Comune italiano. Infatti il D.L. prevede la devoluzione a favore dei Comuni della fiscalità immobiliare e del gettito derivante dalla nuova cedolare secca sugli affitti. A partire dal 2014 ad ogni Comune verrebbero erogate quote del gettito derivante dall’imposta di registro, di bollo, dall’imposta ipotecaria e catastale, dai tributi catastali speciali, dall’IRPEF relativa ai redditi fondiari e dalla cedolare secca sugli affitti., attinenti agli immobili situati nel territorio di competenza dell’Ente e sulla base dei c.d. “fabbisogni standard”. Contemporaneamente verranno azzerati i trasferimenti dello Stato nei confronti dei Comuni. A fianco di questo meccanismo, viene introdotta la “seconda gamba”, e cioè l’IMU (Imposta Municipale Unica) che raggruppa le attuali tasse comunali (ICI seconda casa, addizionale Irpef, Tarsu). L’IMU avrà anche una variante secondaria (facoltativa ) che sostituirà le imposte già esistenti come Tosap, Cosap, tassa pubblicità, canoni per gli impianti pubblicitari; in questo caso la sostituzione avverrà solo se l’amministrazione sceglierà di avvalersi della nuova imposta.Anche l’IMU entrerà in vigore il 2014 e riguarderà gli immobili, con l’esclusione della prima casa. I Comuni piccoli (quelli sotto i 5.000 abitanti) sono interessati, così, da una manovra epocale che metterà fine alla struttura amministrativa ultrasecolare che abbiamo conosciuto sino ad oggi e per la quale il Comune è stato, sin qui, il front office della P.A. Alla fine di questa manovra (cioè dal 01/01/2014) molti Comuni potrebbero essere ridotti a gusci vuoti. Nella Marsica molti i Comuni interessati. E’ in gioco – forse come mai in precedenza – il destino dei nostri territori. Qualcosa bisogna fare. Occorre organizzar5si rapidamente per non farsi trovare impreparati all’appuntamento del 1.1.2014. E’, quindi, mia intenzione sensibilizzare i Sindaci dei piccoli Comuni della Marsica per la costituzione di uno o più tavoli di lavoro ( ad esempio per sub-ambiti ) per esaminare in modo approfondito la situazione che si verrà a creare ed adottare con la massima celerità le misure organizzative atte ad evitare evidenti contraccolpi negativi per i cittadini o, peggio, la sostanziale paralisi per i Comuni. Resto in attesa di cortese riscontro, al fine di poter calendarizzare e convocare un primo incontro di lavoro”.