L’Aquila. “Censuriamo e stigmatizziamo la disposizione con cui la Regione Abruzzo ha bloccato l’Atto aziendale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila che determinerebbe il blocco delle procedure assunzionali già avviate dall’Azienda sanitaria, le 108 stabilizzazioni del personale e le attività già in corso”.
È la dura presa di posizione espressa dal comitato ristretto dei sindaci della provincia dell’Aquila, presieduto dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che questa mattina si è riunito all’Aquila alla presenza del manager della Asl numero 1, Rinaldo Tordera, dei sindaci di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, Gabriele De Angelis, Annamaria Casini e Angelo Caruso, e del vice sindaco di Barisciano, Giuseppe Calvisi. Nel corso della riunione il direttore Tordera ha informato i presenti del provvedimento, a firma del direttore del Dipartimento per la salute e il welfare della Regione Abruzzo, Angelo Muraglia, con cui viene imposto lo stop alle attività avviate sulla scorta dell’atto aziendale, approvato nei mesi scorsi.
“Si tratta di una decisione che rischia di avere pesanti ripercussioni sia sulle attività degli operatori sanitari, già costretti a fare i conti con le gravi carenze di personale che con il concorso e le stabilizzazioni si sarebbe riusciti a colmare, almeno in parte, sia sull’erogazione dei servizi alla popolazione”, dichiarano i componenti del comitato ristretto, “peraltro, esprimiamo forti perplessità sulla possibilità che un provvedimento dirigenziale possa neutralizzare i contenuti dell’atto aziendale, approvato con una delibera regionale, regolarmente pubblicata sul Bura”.
“Si tratta”, concludono, “di un ulteriore colpo negativo sul sistema sanitario delle aree interne, già mortificato in passato da scelte che lo hanno ridimensionato, e che adesso rischia pericolosamente di oltrepassare il punto di non ritorno”. Sui punti all’ordine del giorno il Comitato ha sollecitato il manager della Asl a mettere tutte le azioni possibili finalizzate al potenziamento del reparto di chirurgia di Castel di Sangro mentre il sindaco di Sulmona ha ribadito la necessità di mettere in campo le azioni necessarie per scongiurare la chiusura del punto nascite del presidio peligno.