Avezzano. Il Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana partecipa alla manifestazione nazionale #SalvaiCiclisti che si terrà sabato 28 aprile alle ore 15.00 in via dei Fori Imperiali a Roma. Partenza collettiva col treno, sia con le bici, sia senza. Al ritorno,
invece, chi è venuto senza bici o con la pieghevole può tornare in serata col bus, mentre chi è venuto in bici si può fermare a dormire
alla Snia e ripartire il giorno dopo. Di seguito gli orari del treno per l’andata: Avezzano 11:30 11:31 – Roma Tiburtina 13:25 e gli orari dell’autobus (ARPA), naturalmente per chi viene senza bici, per l’andata: Avezzano 11:30 – Roma Tiburtina 13:25 e gli orari del ritorno in treno: 28.04.12 Roma Tiburtina 19:45 – Avezzano 22:10 29.04.12 Roma Tiburtina 10:41 – Avezzano 12:54 e gli orari del ritorno in autobus (ARPA), naturalmente per chi viene senza bici: Roma Tiburtina 19:15 or 20:30 – Avezzano 20:55 or 21:50. Le bici pieghevoli possono esser portate sia in treno che autobus senza pagare il supplemento. Il punto di partenza e il piazzale di arrivo degli autobus alla Stazione Tiburtina, da dove partiremo insieme agli amici di Pescara e Sulmona alla volta di via dei Fori Imperiali, accorrete numerosi. Per info relative 3452497129 (Giuseppe)
COS’E’ SALVAICICLISTI?
Salva i ciclisti è una campagna di azione e informazione per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul tema della sicurezza
per chi va in bicicletta. Si ispira a un’iniziativa del Times di Londra. Lanciata in Italia l’8 febbraio da un gruppo di bike blogger, la campagna è stata poi adottata da quotidiani, televisioni, radio e periodici, da sindaci, associazioni, enti e da migliaia di singoli.
I punti del manifesto, in sintesi:
– Sensori e specchi supplementari obbligatori per gli autoarticolati che
entrano in un centro urbano;
– Semafori preferenziali per i ciclisti negli incroci più pericolosi;
– Indagine nazionale per determinare numero di ciclisti circolanti e
quanti vengono uccisi o feriti;
– Destinare il 2% del budget dei soggetti che gestiscono strade a
creazione di ciclabili di nuova generazione;
– Migliorare la formazione di ciclisti e autisti e la sicurezza deve
diventare parte dei test di guida;
– 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree
residenziali sprovviste di piste ciclabili;
– Invitare i privati a sponsorizzare la creazione di piste e superstrade
ciclabili; [la FIAB preferisce parlare di reti ciclabili extraurbane, il
termine superstrade è un po’ ambiguo]
– Nomina di un commissario alla ciclabilità in ogni città. [La FIAB
direbbe un referente o un responsabile della ciclabilità in ogni
aministrazione comunale]
GLI OBIETTIVI: a livello nazionale, la trasformazione in legge del Ddl
presentato a tempo di record in Senato e che recepisce integralmente i
punti del manifesto.
Inoltre #Salvaiciclisti ha chiesto l’adesione alla campagna a diversi
sindaci, chiedendo un impegno concreto su una serie di punti:
– Garantire l’applicazione a livello locale degli 8 punti del Manifesto
del Times per le aree di competenza comunale,
– Formulare le opportune strategie per incrementare almeno del 5% annuo
gli spostamenti urbani in bicicletta nei giorni feriali,
– Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce
pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle piste
ciclabili),
– Far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da
subito delle “Zone 30″ e “zone residenziali” nelle aree con
alta concentrazione di pedoni e ciclisti,
– Realizzare, qualora mancante, un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici
Plan,
– Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la
viabilità ciclistica di comune accordo con le associazioni locali,
– Redigere annualmente un documento pubblico sullo stato dell’arte nel
proprio comune di competenza della viabilità ciclabile indicando i
risultati dell’anno appena trascorso e gli obiettivi futuri,
– Dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi
straordinari di manutenzione straordinari con un percorso ciclabile che
garantisca il pieno comfort del ciclista,
– Promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli
utenti della strada sulle tematiche della sicurezza,
– Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere
fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo stato della
ciclabilità nella sua città