Avezzano. “Il risultato ottenuto oggi ad Avezzano dalla mozione Zingaretti rende l’idea di come noi donne del Comitato marsicano per Nicola Zingaretti siamo state in grado di ben lavorare in queste settimane, coinvolte ed incluse come siamo state nel discorso pubblico che Zingaretti porta avanti con convinzione, sui territori, tra la gente normale, quella delusa, quella preoccupata, quella bisognosa di identificarsi in un sinistra che sia vicina a chi è in difficoltà, vicina alle donne e ai diritti civili, contro il razzismo e per la dignità del lavoro”.
Con queste parole Lorenza Panei, Anna Paolini, Roberta Tommasi e Marielisa Serone, esponenti del “Comitato Donne Marsica per Nicola Zingaretti” hanno commentato il dato uscente dalle votazioni dal circolo Pd di Avezzano.
“Questo è stato ed è per noi Nicola Zingaretti: uno stimolo a incontrare vecchi e nuovi iscritti del Partito Democratico, un pungolo rappresentato dalla società civile, dai corpi intermedi, dai movimenti che, pur non appartenendo (o non più) alla nostra comunità politica, si sono messi dalla parte di Nicola, convinti come lo siamo tutti e tutte, che possa rappresentare discontinuità, cambiamento ma soprattutto dialogo inclusivo”
“Come lui siamo stanche infatti della litigiosità interna, siamo davvero convinte che la relazione e l’ascolto diano una visione del mondo chiara e che siano soprattutto elementi di vera novità, di originalità nell’intendere la vita della nostra comunità politica – elementi desunti e caratteristici del pensiero delle donne e della differenza”
“Perché riteniamo ci sia molto da pensare intorno alle differenze che caratterizzano l’umanità, riconoscendone il portato, l’intrinseco e indiscutibile valore, a partire dallo stimolo a riflettere quando si parla di rapporti umani, di valori e di visioni del mondo che possono convivere solo a fronte di un dialogo costante e di un confronto franco, onesto, autentico”.
Concludono con un aforisma: “avere una voce significa essere umani. Avere qualcosa da dire è essere una persona. La capacità di parlare dipende dalla qualità dell’ascolto, dall’essere ascoltati; ed è un atto fondamentalmente relazionale” (Carol Gilligan)