Avezzano. Il circolo del Pd di Avezzano con una nota ha ringraziato l’amministrazione regionale per aver detto no all’impinato Powercrop. “Grazie al nostro presidente del consiglio Regionale Giuseppe di Pangrazio che da marsicano ha fatto sua questa battaglia, insieme ai consiglieri Berardinetti e Di Nicola”, ha commentato il segretario di circolo, Giovanni Ceglie, “grazie al Sottosegretario con delega all’Ambiente per la regione Abruzzo Mario Mazzocca, ma soprattutto al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso ed alla sua Giunta, che hanno sancito il diniego alla realizzazione dell’Impianto a Biomasse voluto dalla precedente amministrazione di centro-destra nel 2007. Per non snaturare un Territorio a vocazione agricola anche tutti i responsabili del PD, di qualunque ordine e grado, hanno preso posizione . Il gruppo consiliare del PD di Avezzano al completo, il Presidente della Commissione Ambiente Ignazio Iucci, e poi l’Assessore all’Ambiente Verdecchia, ma soprattutto il Sindaco Gianni Di Pangrazio, hanno fatto quadrato, insieme ai 16 sindaci del territorio, in difesa di quella identità economica-culturale che è il primato del Fucino a livello nazionale. Non è stato facile ritirare la firma da un progetto da 100 milioni di euro che prevedeva posti di lavoro in un momento di crisi occupazionale, ma quando questi posti di lavoro erano a scapito della salute di tutti gli abitanti di un territorio ad impronta agricola, annullando tutti i primati di qualità ambientali faticosamente raggiunti nel Fucino, allora è stato necessario ingaggiare dei consulenti per studiare gli atti ed accertare così che il progetto del centro-destra “non è più di pubblico interesse”. Urlare solo allo scandalo, quando c’è il rischio di pagare una penale proporzionale a 100 milioni di euro del progetto, è sbagliato e controproducente in assenza degli essenziali termini legali per rescindere il contratto. Solo grazie alla verifica dei termini dell’accordo si è potuto stabilire la non aderenza delle finalità strategiche, ed agire di conseguenza. Infine, questo potenziale disastro ambientale si è potuto scongiurare solo grazie al silenzioso ma concreto lavoro dei nostri rappresentanti”.