Zona gialla che diventa zona arancione… Abruzzo, Lazio e divieti di spostamenti. In questi mesi tanti ristoranti sono rimasti chiusi ma la creatività, l’estro, la laboriosità di altrettanti professionisti della cucina non si sono mai fermate.
E allora ecco lo chef della provincia di Roma, precisamente di Monterotondo, Gianni Marchetti, che continua a creare e a sperimentare. Arriva così un piatto, realizzato in una manciata di minuti (vi assicuriamo che davvero si può fare in pochissimo tempo) che regalerà tanto colore alle vostre tavole.
Un piatto non particolarmente elaborato, con i colori che in questi mesi hanno contrassegnato le nostre regioni, ma soprattutto un abbinamento di sapore e gusto esplosivo: “i bocconcini di cinghiale giallo rossi”. Sì, lo chef è romastista sfegatato.
Ma questa è un’altra storia.
Il particolare taglio di carne arriva da Eurocash, oggi azienda ormai leader in Abruzzo nella vendita di carni e salumi, che ha una storia che viene da lontano, da una piccola attività imprenditoriale datata 1939.
Subito dopo il primo lockdown, necessario per il contrasto al Coronavirus, Andrea Di Cintio, oggi titolare dell’azienda, che già in passato si è trovato a cercare nuove strade per reinventarsi e innovare la propria attività, ha deciso di potenziare la vendita on line ed ha attivato diversi e-commerce che coprono anche la zona della provincia romana.
In base alle vendite 2020, in pole position nei prodotti più cercati e venduti dall’azienda, che ha la sua base ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, ci sono l’agnello, il petto di pollo e proprio il cinghiale.
Da qui l’idea di proporre per ognuno di questi prodotti, un piatto speciale facile da realizzare anche a casa.
Nel caso dei bocconcini di cinghiale, il particolare e comodo taglio della carne (che piace “addirittura” ai bambini!) si presta anche per una cottura veloce che mantiene le proprietà nutritive e che trattiene tutto il gusto di una carne da sempre apprezzata dai turisti romani che frequentano le montagne d’Abruzzo.
Già da anni Eurocash partecipa a un progetto che permette di lavorare nell’azienda marsicana, i cinghiali selvatici, presi con la cattura controllata nel Parco regionale Sirente Velino. Si tratta di operazioni monitorate dal corpo dei carabinieri forestali e poi, nell’accoglienza in struttura, dal veterinario della Asl, che una volta controllati i documenti e lo stato degli animali, avviano gli ulteriori processi per far sì che la qualità del prodotto sia certificata.
Altri capi arrivano invece dai cacciatori locali.
Nel piatto realizzato a Monterotondo, dallo chef permeato dalle esperienze lavorative in Abruzzo sull’Altopiano delle Rocche e sulla Costa Adriatica, i bocconcini di cinghiale vengono infarinati e sfumati in padella con un vino chardonnay.
Sono adagiati su una zucchina scavata e accompagnati nel piatto dalle pere caramellate (cotte con zucchero e vino), un carciofo croccante alla romana (fritto in olio evo), un tuorlo d’uovo cotto al vapore.
E per finire… Qualche fogliolina di primula ad ornamento. Rossa. Che sia di buon auspicio per tutto il settore della ristorazione e che ci faccia lasciare alle spalle ogni zona rossa!
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