Avezzano. Il centro per la cura delle cefalee raddoppia: mercoledì all’ospedale di Avezzano verrà aperto un secondo ambulatorio. Decisione presa dalla direzione Asl in seguito alla grande richiesta di visite da parte degli utenti della Marsica e di altri territori vicini. Nel gennaio scorso, al presidio di Avezzano, l’azienda attivò un servizio, aperto il martedì, che in precedenza non esisteva, permettendo ai residenti di fruire di una prestazione in loco senza doversi spostare in altri ospedali del territorio e soffrire i relativi disagi. In 8 mesi di attività, da gennaio ad agosto scorso, il nuovo servizio ha riscosso un notevole gradimento come dimostrano le cifre: oltre 600 visite. Per soddisfare la forte, crescente domanda da parte dell’utenza la direzione Asl ha deciso di potenziare l’attività e di aprire un secondo ambulatorio che sarà attivo una volta a settimana, il mercoledì.
Così come il primo già in funzione, assicurerà, tramite prenotazione Cup, le prime visite mentre, per quelle successive di controllo, sarà lo stesso specialista a fissare gli incontri col paziente in base alla valutazione del singolo caso. In seguito al potenziamento del servizio, quindi, per le prime visite l’utente disporrà non più di un giorno a settimana bensì di due, nelle giornate di martedì e mercoledì. L’ambulatorio che apre i battenti mercoledì prossimo al quarto piano dell’ospedale sarà affidato a Cindy Tiseo, che opera all’interno del reparto di neurologia e diretto da Simona Sacco. Peraltro il centro cefalee di Avezzano è tra i pochi a garantire, entro le 48 ore, prestazioni di urgenza, soprattutto per le cosiddette cefalee ‘a grappolo’ che hanno una forma molto acuta e richiedono interventi in tempi molto brevi.
Dall’attività svolta negli ultimi 8 mesi è emerso che nella Marsica la cefalea colpisce circa il 13% della popolazione, in linea col dato nazionale, e che a soffrirne sono soprattutto le donne (1 su 4). L’età più colpita oscilla tra 30- 50 anni. Il mal di testa (cefalea come forma più blanda, emicrania più virulenta), quando assume modalità cronica, può causare fino a 15 attacchi al mese e, nei casi più gravi, può manifestarsi con una sofferenza giornaliera. L’emicrania, nelle forme più acute, diventa una causa invalidante perché condiziona pesantemente nelle relazioni sociali e nel lavoro. Da alcuni mesi il centro cefalee dell’ospedale di Avezzano, per i casi più gravi, utilizza i nuovi farmaci che non sono di uso comune e agiscono sul meccanismo fisiopatogenetico della malattia, con pochi effetti collaterali. A tali prodotti, affermano gli specialisti, si ricorre quando il paziente non risponde ai trattamenti convenzionali. La durata delle terapie è variabile: può essere di mesi oppure anni e si svolge sempre sotto il costante controllo dello specialista.