“Come ex insegnante di matematica del liceo scientifico V. Pollione di Avezzano ed ideatore del progetto “Nevermore”, che ho organizzato e coordinato sin dalla prima edizione del 2013, sempre con la convinta e preziosa partecipazione di alcuni colleghi voglio esprimere il mio disappunto per il comportamento della dirigenza del Liceo Scientifico di Avezzano che, senza giustificazione e contravvenendo alle regole, ha “cestinato” il progetto riproposto anche quest’anno all’attenzione dell’Istituto Scolastico”.
Il professor Maurizio Lucci si fa portavoce di una vicenda legata all’organizzazione di un suo progetto, su cui intende porre attenzione e far luce attraverso queste parole.
“La finalità principale dell’iniziativa è stata quella di realizzare una giornata di sensibilizzazione contro la violenza, in particolare quella contro le donne, estendendo il sentimento di rifiuto ad ogni forma di crudeltà e aggressività. Nella realizzazione gli studenti sono protagonisti e spettatori di una performance teatrale, incentrata su recitazione, danza, canto. La messa in scena del progetto è stata realizzata (a partire dalla seconda edizione, nel 2014) al Teatro dei Marsi, sempre nell’ottica di incoraggiare gli studenti a partecipare e coltivare il proprio talento artistico”.
“Tale finalità è in linea con le indicazioni ministeriali che sollecitano lo svolgimento di attività teatrali, come strumento imprescindibile di sensibilizzazione, di sviluppo della personalità e della cultura degli studenti”.
“Nel 2020 il progetto è stato interrotto a causa della epidemia di Covid; nel 2022, pur essendo ripresa la continuità delle rappresentazioni teatrali, persisteva ancora perplessità riguardo alla opportunità di assembramento di un numero elevato di studenti, per cui l’Istituto Scolastico ha ritenuto di rinviare lo svolgimento della giornata contro la violenza, suggerendo di riproporla l’anno successivo”.
“Ho ripreso i contatti all’inizio dell’anno scolastico 2023-2024 con l’attuale staff dirigenziale, per riproporre il progetto nel modo più conforme alle esigenze dell’Istituto, sia riguardo ai tempi che alle modalità. In un primo tempo il progetto è stato presentato su mia iniziativa, con l’appoggio, nell’organizzazione, della Pro Loco di Avezzano. A seguito di un primo incontro, ho fornito la bozza di progetto con l’intesa di ricevere le eventuali richieste di modifica dopo un primo esame della stessa”.
“Non ricevendo il parere orientativo sollecitato, ho poi ripreso contatti diretti, ricevendo l’indicazione di far presentare direttamente dalla Pro Loco, come Ente esterno proponente, il progetto. A seguito dell’adeguamento a tale richiesta, il progetto è stato trasmesso alla vicepreside per un ulteriore esame, prima della presentazione ufficiale”.
“A questo punto ho informato della probabile approvazione del progetto i rappresentanti studenteschi, che, però, dopo un colloquio con lo staff dirigenziale, mi hanno reso nota l’indicazione che il progetto avrebbe potuto essere preso in considerazione solo se presentato da un insegnante in servizio presso il Liceo Scientifico”.
“Il progetto è stato, allora, presentato ufficialmente in data 17.10.2023 a firma del professor Torlone, ma non è mai stato sottoposto (come prescrive la normativa) alla valutazione del Collegio Docenti, al quale vanno esposte le caratteristiche dei progetti proposti, per la votazione e per la ratifica delle scelte ritenute più opportune”.
“Agli studenti lo staff dirigenziale, solo verbalmente, ha riferito che, essendo stato presentato un altro progetto che tratta la violenza contro le donne, si sarebbe scelto di sviluppare solo questo. Purtroppo l’incongruenza è data dal fatto che tale scelta è stata fatta dallo staff dirigenziale e non dall’organismo interno (Collegio dei docenti) a cui è demandata esplicitamente dalla normativa”.
“L’illegittimità della decisione è determinata, formalmente, dal mancato rispetto della normativa e sostanzialmente da una sottovalutazione fino all’azzeramento dell’evento, che invece ha dimostrato negli anni la sua efficacia riscuotendo approvazione e apprezzamento dal pubblico e dagli studenti. Lo sviluppo dell’iter descritto chiarisce l’atteggiamento dello staff dirigenziale, che ha denegato la significatività che lo spettacolo e la giornata contro la violenza hanno conquistato negli anni, divenendo una caratteristica (unica in Italia) del Liceo Scientifico Vitruvio Pollione e non ha rispettato la volontà, più volte ribadita dagli studenti, di realizzarlo e di partecipare”.
“È bene precisare che i rappresentanti avrebbero voluto richiedere la mia presenza all’Assemblea di Istituto del mese di dicembre per illustrare la situazione e l’iter del progetto (vista la scarsa trasparenza delle comunicazioni all’interno della scuola) e in tal senso venne preparato il modello di richiesta dell’assemblea. Secondo quanto mi hanno riferito gli studenti, la vicepreside avrebbe chiesto di cancellare tale richiesta con la motivazione che non ci sarebbe stato il tempo di riunire il Consiglio di Istituto”.
“Ma, anche accettando la tesi dell’impossibilità di riunire brevemente il Consiglio di Istituto prima dell’assemblea di dicembre, si sarebbe potuto rinviare all’assemblea del mese successivo, con una comoda tempistica per la suddetta convocazione”.
“Al fine di poter valutare la correttezza delle attività messe in atto dall’Istituto, ho trasmesso, via PEC, domanda di accesso agli atti in data 6 dicembre 2023 chiedendo copia del verbale del Collegio Docenti relativo alla approvazione dei progetti. Non ricevendo alcun riscontro ho inviato una nuova richiesta, via pec, ricordando alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Nicolina Tania Ulisse, che la normativa sulla trasparenza degli atti amministrativi prevede un termine di 30 giorni di risposta alla richiesta di consultazione. Tali richieste non hanno avuto, fino ad oggi, alcun riscontro”.
“Non accettando il comportamento omissivo tenuto dall’Istituto Scolastico, e nella mia convinzione personale che una Scuola dovrebbe “insegnare” anche il concetto di trasparenza, voglio rendere noto il trattamento ricevuto da Nevermore; è grande l’amarezza di privare gli studenti di questo evento, consolidato negli anni, che ha sempre sollecitato ed ottenuto un’azione attiva e convinta dei ragazzi finalizzata a gridare con forza il messaggio di abolire la violenza in ogni suo aspetto, evidenziando, nello stesso tempo, quanto l’arte possa contribuire al raggiungimento di questo obiettivo”.