Carsoli. Negli ultimi periodi si è discusso molto circa la gestione delle Grotte di Pietrasecca.
A tal proposito, Domenico D’Antonio ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, diramando un comunicato stampa con il quale stila una serie di domande rivolte soprattutto a chi, negli ultimi mesi, ha criticato apertamente il suo operato, affinchè i cittadini possano comprendere finalmente come siano andate le cose e soprattutto quale sia ora la situazione di quello che è senza dubbio uno dei centri turistici nevralgici della nostra zona. Se ne è parlato molto nel recente passato amministrativo, e probabilmente la crisi della vecchia maggioranza è iniziata proprio da lì. Ecco le domande di Domenico D’Antonio:
- “Chi ha fatto costituire la Cooperativa “Il Volto degli Equi”?
- Perchè non si è mai provveduto a realizzare un bando di gara per la gestione?
- Perché sono stati fatti ripetuti affidamenti diretti per un totale di 233.155,30€ superando il limite di 40.000€?
- Chi ha consentito alla Cooperativa di gestire autonomamente la parte economica (biglietti, incasso, ecc.) senza nessuna possibilità di controllo da parte del Comune?
- Come mai gli eventi costavano mediamente 1.500,00€ a fronte di 273,00€ spesi dal Comune per l’organizzazione dei medesimi?
- Chi ha mai controllato il costo effettivo e la ricaduta in termini di ingressi di alcuni eventi e manifestazioni realizzati a prezzi esagerati: ad es. le serate grotte sotto le stelle quanto costavano? E chi le curava?
- Come mai è stato assegnato alla Cooperativa affidataria un locale comunale con spese di gestione a carico dei cittadini?
- Per quale motivo è stato assegnato alla Cooperativa un cellulare con pagamento a carico del Comune?
- Come mai una guida speleologica di Teramo si permette di entrare a gamba tesa nella campagna elettorale dopo aver avuto affidamenti diretti dal Comune per oltre 70.000€ e, quindi, in pieno conflitto di interessi?
- Perché deve denigrare un’amministrazione che ha semplicemente fatto rispettare la legge facendo predisporre una gara regolarmente vinta da una guida speleologica iscritta all’albo ed a un costo inferiore rispetto a quello applicato durante l’amministrazione Mazzetti-Nazzarro?
- Per quale motivo il Comune (e di conseguenza i cittadini) avrebbe dovuto consentire al sig. Degli Esposti di organizzare ingressi a pagamento delle guide senza alcun ristorno economico per il nostro territorio o con ritorni irrisori?
- Chi ha stabilito che il modello di gestione delle grotte di Beatrice Cenci (gestite direttamente da Andrea degli Esposti) è migliore di quello di Carsoli? Quanti visitatori fanno ogni anno le grotte di Beatrice Cenci? Chi conduce gli accompagnamenti?
- Per quale motivo la predisposizione del PAN (Piano di Assetto Naturalistico) + il piano di gestione del Sic è costato oltre 100.000€, ed è ancora incompleto?
- Perché si raccontano tante bugie agli ignari cittadini facendo credere che le Grotte siano chiuse quando sono aperte, vivacissime, con una gestione a costi molto ridotti e con un aumento dei visitatori e degli ingressi e, di conseguenza, dei ricavi?
- Come può essere autonoma nel giudizio la candidata sindaco Velia Nazzarro che ha rappresentato legalmente la Cooperativa arrivando a minacciare un contenzioso con il Comune nel caso di non accettazione delle loro condizioni?
- Per quale motivo un candidato della lista di Velia Nazzarro pubblica post completamente falsi in cui si afferma che il Comune avrebbe mercanteggiato sul costo orario del lavoro chiedendo illecitamente di pagare una prestazione oraria sotto costo tabellare, quando invece si rappresentava semplicemente che il Comune intendeva svolgere la gestione con 2 e non con 3 persone, ritenute sufficienti per le caratteristiche del servizio?
- Come mai oggi si riesce ad effettuare la prenotazione semplicemente dal sito del Comune e l’accoglienza la svolge tranquillamente la guida speleologica senza nessun ulteriore aggravio di costi?
- I soci della Cooperativa sono dipendenti comunali oppure la cooperativa è stata affidataria (questo si in modo illegittimo) di un servizio;
- Chi deve stabilire le condizioni della gestione (soprattutto quando è conseguenza di affidamento diretto) il Comune committente o la Cooperativa affidataria?
- Dato che si parla di posti di lavoro persi cosa dovrebbe fare un gestore di un’attività economica (ad es. un Bar) che non va particolarmente bene? Forse pretendere che l’amministrazione obblighi tutti i cittadini ad andare a fare colazione da lui?
- Il Comune deve tutelare l’intera comunità o singole persone?
- I 50.000€ circa annui della gestione ordinaria debbono essere sperperati solo perché arrivano dalla Regione? I cittadini non pagano l’addizionale Irpef Regionale anche per questo?
Gli interrogativi sarebbero ancora tanti in questo ed in altri settori; crediamo che i cittadini sarebbero già ampiamente soddisfatti se sapessero dare risposta rispondessero a quelli sopra proposti; sul nostro sito internet www.futurocerto.it conclude D’Antonio ci sono tutti i documenti prove e controprove.”