Insignito del titolo di Fellow dell’Aiac. Si tratta del cardiologo di origini abruzzese Fabrizio Guarracini che quest’anno si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento dell’Associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione destinato a medici che hanno dato un contributo di rilievo nel campo della ricerca e dell’attività clinica nel settore dell’aritmologia e della cardiostimolazione italiana.
Il cardiologo 41enne è stato inoltre il primo elettrofisiologo abruzzese a intervenire come docente al Convegno di Cardiologia “Fausto Rovelli” relazionando su “Prevenzione del rischio tromboembolico”. Si tratta di un corso di aggiornamento nazionale fondato da Fausto Rovelli e Renato Donatelli con l’obiettivo di differenziarsi dalle tradizionali conferenze dei professori del tempo, ricche di concetti e di approfondimenti sulla fisiopatologia e la farmacologia, ma distanti dalla esperienza clinica quotidiana e con pochissimo spazio per una discussione tra pari.
Un anno di successi il 2023 per Guarracini che è inoltre approdato al Niguarda di Milano, uno tra i migliori ospedali del mondo e sul podio in Italia nella classifica di Newsweek. È in servizio nel reparto di Aritmologia in una equipe che è riferimento nazionale per il trattamento delle aritmie cardiache e malattie cardiovascolari in generale.
Il cardiologo abruzzese è attualmente responsabile nazionale (chairman) della prestigiosa Associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione per quanto riguarda gli studi nell’area “Ablazione tachicardie ventricolari“. Il riconoscimento di quest’anno del Consiglio direttivo dell’ Aiac, arriva a seguito della sua riconosciuta esperienza nel settore e delle pubblicazioni in merito.
Nel 2018 è stato nominato componente della società americana Heart Rhythm Society, in riconoscimento dell’avanzata e certificata formazione nel campo delle aritmie cardiache.
Nel 2018 e 2020, grazie alla sua esperienza nell’ambito della elettrofisiologia interventistica e cardiostimolazione, è stato scelto tra i primi in Europa per portare a termine interventi per l’applicazione di avanzati monitor cardiaci iniettabili.
Da evidenziare che Fabrizio Guarracini è stato uno dei primi cardiologi elettrofisiologi in Italia ad operare un paziente covid positivo durante la drammatica prima ondata dei contagi quando i vaccini non erano disponibili.
Da anni si occupa del trattamento delle aritmie cardiache senza utilizzo di radiazioni ionizzanti ed è stato componente di un importante registro internazionale per le tecniche di riduzione delle radiazioni durante gli interventi di cardiologia invasiva.
E’ autore, insieme ad importanti cardiologi, dell’Atlante italiano di elettrofisiologia pratica e annovera numerosi articoli pubblicati negli ultimi anni sulle più importanti riviste scientifiche di settore ed inviti nei più importanti congressi cardiologici italiani.
Fabrizio Guarracini, nato a L’Aquila e cresciuto ad Avezzano, è noto in questo ambiente di studi essendosi distinto come brillante studente sia al Liceo Classico che alla Università. Ha lavorato nelle principali strutture cardiologiche ed aritmologiche ospedaliere italiane. Un lungo cammino realizzato con curiosità scientifica ed umiltà di mente e che lo hanno portato dal Policlinico Casilino di Roma all’ospedale San Raffaele di Milano, dall’ospedale Santa Chiara di Trento al Niguarda di Milano. Ha rapporti di collaborazione e di studio con le più importanti realtà di elettrofisiologia italiana e del mondo tra cui l’Università della Pennsylvania, a Philadelphia.