La Rai è una società legata al servizio pubblico che si occupa di creare e trasmettere programmi radio e televisivi su tutto il territorio nazionale italiano. Chiunque sia in possesso di uno o più apparecchi in grado di ricevere questi programmi è soggetto al pagamento di un canone su base annua che col tempo ha subito alcune modifiche. Con la Legge di Stabilità del 2016 il governo ha riformato questo tipo di tassa facendo in modo di mettere il canone TV Rai in bolletta assieme ai costi per l’energia elettrica, unendo quindi questi due tipi di pagamento.
- Il pagamento con la bolletta elettrica
La forma di pagamento introdotta dal governo ha reso più semplice il pagamento del canone Rai, difatti questa tassa viene unita assieme a quella dell’elettricità, dunque con un solo pagamento è possibile far fronte a due spese un tempo ben distinte. Questa modalità pur essendo molto immediata talvolta può suscitare dei dubbi se non si conosce il suo funzionamento o se non si è pratici della consultazione delle bollette. In primo luogo è dunque bene tenere a mente che la voce inerente al canone è separata dalla base imponibile all’interno della bolletta: gode dunque di una propria dicitura facilmente consultabile con una semplice lettura.
Il canone viene addebitato alla persona che risulta in quanto firmataria per ciò che concerne la fornitura elettrica, non c’è dunque da stupirsi in caso il proprio nome non risulti sulla bolletta, ma risulti invece quello di un convivente, ovviamente nel caso sia quest’ultimo l’intestatario della fornitura energetica dell’abitazione.
- Dubbi comuni suoi pagamenti
I titolari di locali muniti di televisore o i pubblici esercizi che ne fanno uso non sono esenti al pagamento del canone Rai. Nel loro caso però la questione varia leggermente: l’importo viene sempre addebitato assieme alla bolletta elettrica, tuttavia il suo ammontare così come le bollette a cui allegano sono stabiliti tramite la comunicazione degli enti proposti ai fornitori di energia dell’attività in questione. Se dei privati cittadini non possiedono apparecchiature capaci di riprodurre i programmi radio televisivi, costoro possono richiede l’esenzione dal pagamento del canone rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate e seguendo la prassi preposta; tale procedura abbisogna di un aggiornamento annuale. Infine, nel caso si siano verificati degli errori di pagamento ed il canone non sia stato adeguatamente versato, sarà sempre l’Agenzia delle Entrate a condurre eventuali verifiche contattando la persona interessata. In pratica, in caso di mancato pagamento non saranno i fornitori dell’energia elettrica a predisporre dei controlli; per questo motivo se ci si accorge di non aver versato il canone Rai è bene rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate, motivo per cui come precedentemente riportato il canone gode di una sua dicitura, separata e ben visibile, sulle bollette che arrivano nelle nostre case. Se in caso di mancato pagamento si vuole procedere in maniera autonoma a versare quanto dovuto, sussiste anche possibilità di versare direttamente il canone all’Agenzia delle Entrate utilizzando un apposito documento: il Modello di Pagamento Unico Certificato, anche detto Modello F24. Una volta compilato basterà effettuare il pagamento dovuto tramite il proprio istituto di credito o tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.