San Benedetto dei Marsi. Grandissima partecipazione di pubblico alla presentazione della lista del candidato sindaco a San benedetto dei Marsi Tony Gabriele Mastrodicasa. “Rinunceremo alle nostre indennità. Vogliamo costruire un nuovo progetto identità”: questo il motto della lista “Rinascita”, il cui simbolo è l’Araba fenice, l’uccello mitologico che rinasceva dalle sue ceneri.
A sfidare Mastrodicasa e la sua lista, composta da Vincenzo “Secondino” Cordischi, Cesidio Macerola, Valeria De Vincentis, Liberato Di Stefano, Sandrino Raglione, Alessandro Di Benedetto, Ivan Rossi, Corinne Cerasani, Anna Marcolini, Flavio Cordischi, Cristian Aceto e Raffaele Pagano, alle elezioni comunali di domenica 14 e lunedì 15 maggio sarà il candidato sindaco Antonio Cerasani, con “San Benedetto insieme”.
“La mia candidatura arriva da lontano: è da maggio 2021”, spiega Mastrodicasa, “che ho l’idea, caldeggiata in primis dalla mia famiglia e poi dagli amici e dagli affetti più cari, di scendere in campo per la mia città. Sono un uomo di 58 anni, che ha avuto la fortuna di realizzarsi in campo lavorativo, e ora sento il bisogno forte di fare qualcosa per la comunità a cui appartengo”.
“Da quando ho deciso di presentare la mia candidatura, che è prettamente civica e non contraddistinta da alcun colore politico”, continua Tony Mastrodicasa, “ho capito che era importante acquisire autorevolezza, che è ben diversa dall’autorità: è per questo che, con i progetti che ho in mente per San Benedetto, voglio essere d’esempio per tutti i miei concittadini, per far rivivere lo splendore dell’antica Marruvium”.
“È come se, candidandomi, avessi fatto un patto con la mia San Benedetto. Alla popolazione”, aggiunge Mastrodicasa, “ho detto che il mio impegno e la mia dedizione totale per il Comune ci saranno senz’altro, a patto che sia un do ut des con i concittadini: se io mi impegno a far risorgere San Benedetto, che negli ultimi anni, come purtroppo emerge, si è un po’ assopita, voi vi impegnate a ricostruire la vostra, anzi la nostra, identità culturale?”.
“Non esiste simbolo più significativo dell’identità sanbenedettese che la cattedrale di Santa Sabina – di cui oggi si ha solo il portale -, che ho intenzione di ricostruire. Il lavoro mio e dei componenti della mia lista”, dichiara Mastrodicasa, “al momento è come un triangolo: abbiamo, cioè, tecnici pronti alla realizzazione di questo e di altri progetti, la Sovrintendenza, e anche i finanziamenti”.
“Ebbene sì, i finanziamenti ai lavori già ci sono, perché io, come anche i componenti della mia lista che verranno eletti, rinunceremo alla nostra indennità. È un regalo che di cuore facciamo ai sanbenedettesi, come anche gli altri in programma (restaurare l’anfiteatro, riaprire il corso, rendere San Benedetto la prima comunità di energia rinnovabile, con pannelli fotovoltaici geotermici sui tetti di ogni edificio pubblico e di ogni abitazione dei privati cittadini, come da progetto dell’amico e ingegnere Tommaso Podeia)”.
“Il destino di San Benedetto è nelle mani dei suoi cittadini. Facciamo sì che il triangolo che noi abbiamo, con tecnici, finanziamenti e Sovrintendenza, diventi una figura ancora più perfetta, un quadrato, perché al triangolo manca un punto, quello, cioè, del popolo”, conclude Tony Mastrodicasa.