Avezzano. Approvato il concordato preventivo del Cam che ridurrà il debito e provvederà alla liquidazione dei creditori per una parte di somma. Il tribunale di Avezzano, riunito in camera di consiglio composta dai giudici Antonio Stanislao Fiduccia, Presidente del Collegio, Giuseppe Ferruccio, Giudice, e Caterina Lauro, Giudice relatore, ha emesso l’attesissimo decreto sul concordato preventivo proposto dal Consorzio acquedottistico marsicano presentato con ricorso corredato dal piano e depositato il 15 ottobre 2018, e successivamente integrato e modificato.
E’ stata data, quindi, la continuità al Cam e rigettata l’opposizione presentate da Banca Sistema e da Agenzia delle Entrate, con le spese di lite compensate tra le parti. Secondo il tribunale, in sostanza, il mantenimento della gestione al Cam consentirà la continuità del servizio ai cittadini, i pagamenti pregressi e la gestione e i pagamenti futuri. I creditori riceveranno una media che si aggira attorno al 30 per cento del credito, con aliquote fissate dal piano in base alle categorie. Ai creditori privilegiati (professionisti, attività di consulenza, dipendenti e organi della procedura), ad esempio, riceveranno il 100 per cento entro 12 mesi. Per gli altri i tempi saranno più lunghi.
Il Consorzio negli anni ha accumulato circa 1,2 milioni di debito e l’attuale management si era rivolto ai giudici chiedendo l’ammissione del Concordato fallimentare in continuità. Piano a cui si erano opposti alcuni creditori (Banche, Inps, Agenzie delle entrate), mentre la maggioranza degli altri creditori aveva votato a favore del piano.
I Commissari Giudiziali, come disposto dal tribunale, provvederanno a redigere e depositare in cancelleria, entro tre mesi dalla comunicazione del presente provvedimento, un elenco delle passività, sentita la debitrice. La società debitrice provvederà alla riscossione dei crediti, nonché al compimento di tutte le attività necessarie o utili alla esecuzione del concordato, secondo il programma contenuto nel piano omologato. Inoltre la società, con riferimento alle transazioni di valore superiore a 100mila euro e ad ogni altro diverso atto di straordinaria amministrazione, dovrà munirsi del parere non vincolante dei Commissari giudiziali e, al contempo, notiziare il Giudice delegato, allegando il suddetto parere. La società debitrice verserà le somme ricavate dalla continuazione dell’attività d’impresa necessarie a dare esecuzione ai riparti a favore creditori concordatari sul conto corrente già acceso, intestato alla procedura, in ottemperanza ai termini di pagamento previsti dalla proposta.