Avezzano. Il Consorzio acquedottistico marsicano finirà davanti al giudice del Tribunale di Avezzano per la vicenda legata ai bilanci contestati dal Comune di Avezzano, socio di maggioranza del Cam. Si terrà infatti il 13 giugno, in sede civile, l’udienza davanti al giudice istruttore, Francesco Elefante. Tutto è nato da una denuncia presentata della giunta comunale di Avezzano che con un atto formale aveva contestato il bilancio su diversi aspetti. Si terrà quindi un’udienza di accertamento fissata alla luce di una deliberà proposta dall’allora assessore al Bilancio Lorenzo De Cesare e poi approvata all’unanimità dall’esecutivo guidato da Antonio Floris, in cui chiedeva al tribunale di verificare presunte irregolarità. Dopo una richiesta da parte dell’amministrazione, era arrivata la risposta del Cam, inviata il 9 dicembre, ma non aveva soddisfatto le richieste del Comune, socio di maggioranza. Così c’era stata una nuova nota il 18 gennaio che confermava le criticità, e la risposta del Cam, arrivata otto giorni dopo, secondo il Comune non forniva i chiarimenti richiesti. Secondo la giunta, nel bilancio del Consorzio «potrebbero configurarsi violazioni dei doveri degli amministratori della partecipata». Nello specifico viene contestato al Cam dalla giunta guidata da Antonio Floris, con la delibera datata 6 marzo e stilata dall’assessore alle Finanze, Lorenzo De Cesare, di aver inserito nel bilancio, tra l’attivo dello stato patrimoniale, anche i beni non di proprietà del Cam, come le reti idriche, molte delle quali della Regione o dei Comuni. Sarebbero poi state conteggiate nel capitale sociale anche riserve di fondi ottenuti dalla valutazione di questi beni. La società, inoltre, sempre secondo la giunta, avrebbe calcolato nel bilancio anche crediti non più ottenibili, come quelli che risalgono al 2003-2004 e che sarebbero prescritti perché trascorsi più di 5 anni. L’altro punto contestato riguarda il compenso dell’amministratore delegato Gianfranco Tedeschi. Secondo l’esecutivo comunale, essendo anche sindaco di Cerchio, non potrebbe percepire remunerazione dal Cda, composto anche dal Pasqualino Di Cristofano, consigliere provinciale e comunale ma che non percepisce compensi, e da Berardino Franchi che non ha incarichi amministrativi e che percepisce il compenso. Altra questione chiave denunciata al tribunale civile riguarda la manutenzione straordinaria delle reti. Quando viene eseguita, permette di capitalizzare i costi, facendo aumentare il valore del bene. Secondo la denuncia, molti interventi di piccola entità venivano fatti passare per straordinari, incrementando quindi il capitale ingiustamente. Tedeschi si è sempre detto tranquillo delle procedure adottate anzi, e anche «assolutamente favorevoli a ogni tipo di controllo». Ha sempre sottolineato che gli accertamenti sono stati già copiosi e che è stato trovato sempre tutto in regola.