Avezzano. È partito oggi, mercoledì 7 dicembre, alla volta di Villa d’Este, Tivoli, una delle opere più importanti di proprietà del Comune di Avezzano. Si tratta del “Bucranio” dell’artista Pino Pascali, opera che partecipò, e fu premiata, all’edizione 1966 del “Premio Avezzano”, che era e resta una delle manifestazioni artistiche più rilevanti dell’intero Abruzzo.
Il “Bucranio”, opera realizzata su tela con centine lignee, dal valore stimato di circa 600mila euro, è attualmente conservata presso il Teatro dei Marsi, ed è stata richiesta dal Museo di Villa d’Este per essere esposta in una iniziativa che si terrà nel noto sito artistico, storico e architettonico di Tivoli, che attira visitatori da tutto il mondo, fino al maggio del prossimo anno. Il museo laziale, peraltro, si occuperà anche di effettuare sull’opera un restauro manutentivo dell’opera.
Un onore per Avezzano e per tutta la Marsica, che, con questa occasione, possono assurgere ad un palcoscenico artistico di rilevanza internazionale e di livello artistico pressoché unico.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di L’Aquila e Teramo, infatti, stima l’iniziativa espositiva di Villa D’Este non solo compatibile con le esigenze conservative del bene, ma costituisce una significativa occasione per la conoscenza dell’artista Pino Pascali e, aspetto assolutamente non secondario, del Premio Avezzano, manifestazione di rilevante interesse per la diffusione dell’arte contemporanea nel territorio.
“Per la città di Avezzano è un grande onore poter esporre la nostra prestigiosa opera in una mostra così importante – commenta l’assessore alla cultura, Pierluigi Di Stefano -. Ci darà modo di far parlare della nostra città in un luogo di interesse culturale nazionale come Villa d’Este e nel contempo di restaurare l’opera con la preziosa supervisione della Soprintendenza dell’Aquila. Un’iniziativa molto importante – conclude – che darà modo alla nostra amministrazione di tessere rapporti importanti in campo artistico e culturale”.
“É un onore per la città sapere che tra le opere che saranno attenzionate e restaurate avrà posto il “Bucranio” di Pino Pascali, realizzato nel 1966 per esporlo nel Premio Avezzano – afferma il Presidente della Commissione Cultura, Nello Simonelli -. Con l’occasione si potrebbe anche aprire un dibattito sulla possibilità di tornare ad investire sulla nostra città come luogo di Cultura, che fornisca anche uno sfogo per i giovani – conclude – e non sia solo culto del passato remoto”.