Un poderoso impulso alla filiera dell’idrogeno verde, a cominciare dai nuclei industriali abruzzesi e delle loro aree inutilizzate che potrebbero ospitare impianti fotovoltaici ed eolici, grazie alla imminente costituzione del primo Gruppo europeo di interesse economico (Geie), con la regia dell’Agenzia regionale delle attività produttive (Arap), nel ruolo di braccio operativo della Regione Abruzzo, a beneficio di enti pubblici e imprese private, che sempre di più devono fare i conti con i rincari delle bollette energetiche.
È uno dei progetti cardine sul fronte della transizione energetica, illustrati ieri dall’Arap, nel corso dell’incontro a bordo della Goletta verde di Legambiente che ha, nella sua tappa abruzzese, ormeggiato nel porto turistico di Pescara. Appuntamento che ha fatto seguito a quello di lunedì dedicato invece alla riconversione energetica e sostenibilità dei piccoli porti abruzzesi, sempre più strategici per il turismo da diporto.
A rappresentare Arap, di cui è presidente Giuseppe Savini, il consigliere del cda Gianni Cordisco, e il responsabile Ufficio Europa, Romeo Ciammaichella, alla presenza di Carlo Masci, sindaco di Pescara, Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente, Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde, Gennaro Strever, presidente Camera di Commercio Chieti e Pescara, Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente, Simone Togni, presidente Anev, Francesco D’Amore, presidente del Parco regionale Sirente velino, e della Green Community Sirente Velino e Danilo Di Florio, autore del testo “Biometria dell’attività economica circolare”.
“Il modello della Geie – afferma Savini – è mutuato da quello che già ottimi risultati sta ottenendo in Francia e Germania, incentrato proprio sulla filiera dell’idrogeno verde, che accumula energia prodotta da fotovoltaico ed eolico, senza emissioni e, a regime, a costi minori per i consumatori finali, imprese e cittadini e riducendo la dipendenza dalle forniture estere di gas e petrolio, sempre più compromesse dai difficili scenari geopolitici a cominciare dalla guerra in Ucraina”: L’iniziativa del resto, nasce come sviluppo dei contatti e delle intese attivate nelle missioni di Arap all’Expo di Dubai del marzo scorso, che ha reso possibile l’igresso dell’Agenzia nel board di Dii Desert Energy, network pubblico-privato di dimensioni planetarie sul fronte delle energie rinnovabili, composto da oltre 50 imprese e organizzazioni di 25 Paesi.
“L’occasione è propizia – aggiunge Savini -, oltre che per le sinergie attivate, anche per le risorse economiche disponibili, e mi riferisco ai fondi Fesr della programmazione 2021-2017, ben 270 milioni, dei quali 30 saranno destinati dal Mite per i progetti sulle aree industriali dismesse, poi quelli che arriveranno attraverso la Zes, quelli della ricostruzione per il cratere delle province di L’Aquila e Teramo e, ancora, l’ampio capitolo del Pnrr”.
Progetti che gia vengono calati a terra: nell’area industriale di Avezzano, nei pressi dello svincolo autostradale, è in fase di costruzione un impianto di distribuzione a idrogeno per servire almeno due autobus Inoltre la Regione Abruzzo, utilizzando i fondi nazionali, ha finanziato l’acquisto di due treni ad idrogeno verde realizzati da Alstom per fare della Sulmona-L’Aquila-Terni una linea ferroviaria completamente a idrogeno, con annesso impianto di produzione e distribuzione.
“L’Arap – ha affermato Cordisco – concepito come ente amministrativo e di gestione di consorzi industriali, grazie alla lungimiranza della Regione Abruzzo, sta recitando un ruolo sempre più centrale sul fronte della sostenibilità ambientale, e il progressivo superamento delle fonti fossili. Da questo punto di vista diventano strategici e preziosi gli ettari di spazi residuali e non utilizzabili nei nuclei industriali della nostra regione, come pure le coperture degli stabilimenti, che possono essere adibiti alla produzione di energia fotovoltaica e anche eolica, e dunque a valle della produzione del vettore idrogeno, senza consumo di suolo agricolo”.
Produzione che è già in essere nell’industria Società Chimica Bussi, in provincia di Pescara, che attraverso un investimento da 6 milioni di euro, oggi permette di recuperare parte dell’idrogeno prodotto che servirà per alimentare tre stazioni destinate a rifornire gli autobus lungo la linea Tirreno-Adriatico.
“La costituzione del Gruppo europeo di interesse economico, chiosa Ciammaichella -, rappresenta un impulso straordinario per l’affermarsi della filiera dell’idrogeno in Abruzzo, assieme all’adesione di Arap in Dii. La chiave di volta è infatti il trasferimento tecnologico, e dunque la partnership con chi è già all’avanguardia sul fronte dell’utilizzo e produzione di un vettore che, è stato calcolato, diventerà entro il 2030 altamente competitivo, anche in termini di costi. Arap sarà al fianco delle imprese passo dopo passo, per vincere questa sfida epocale”.