Avezzano. L’ospedale di Avezzano nell’élite regionale dei centri per la cura dell’ictus cerebrale. Giovedì primo marzo, nel presidio marsicano, è stata eseguita, nell’Unità operativa di Neurologia, diretta dal professor Carmine Marini, la prima trombolisi sistemica per un ictus cerebrale ischemico. Si tratta di una prestazione di altissimo livello sanitario che consente di eliminare il coagulo (in parole semplici una specie di ‘tappo’ che ostruisce l’arteria cerebrale), tramite la somministrazione di un farmaco per via endovenosa (tecnicamente, terapia fibrinolitica) che permette di frammentare e sciogliere il trombo. Per praticare la somministrazione dello speciale farmaco, necessario per il effettuare il trattamento della trombolisi, è stato necessario uno specifico accreditamento della Regione. L’attivazione delle prestazioni di trombolisi – cioè la rimozione dell’ostacolo del flusso del sangue nell’arteria – rappresenta un enorme salto di qualità per Avezzano e la Marsica.L’ictus cerebrale, infatti, è un malattia gravissima che causa la morte nel 25% dei casi e una grave invalidità nel 50%. Percentuali rilevanti se si pensa che, all’ospedale di Avezzano, ogni anno si rivolgono circa 400 pazienti colpiti da ictus. Grazie alla la terapia trombolitica, che ha fatto il suo ‘debutto’ ieri, giovedì primo marzo, ora i pazienti saranno assistiti tempestivamente (il fattore tempo è decisivo per fronteggiare la malattia) all’interno da una struttura di alta specializzazione chiamata Stroke unit. Quest’ultima, allestita all’interno dei Neurologia, è una struttura semi intensiva composta da specialisti di diverse discipline che, ciascuno per la propria competenza professionale, contribuiscono, con un sinergico gioco di squadra (lo stroke-team), a curare il paziente. La Stroke Unit, diretta dal prof. Carmine Marini e istituita nell’estate scorsa con 4 posti, opera in collegamento il dott. Giovanni Passalacqua (Radiologia interventistica), Domenico De Blasis (Medicina), Franco Cardilli (Pronto soccorso). Decisivo, sul piano organizzativo, l’impegno del direttore Dipartimento Medico Orm (ospedali riuniti della Marsica), Giovambattista Desideri. “La terapia trombolitica”, dichiara Marini, “comporta un alto tasso di difficoltà e quindi richiede una grande professionalità dei medici coinvolti. Ad Avezzano è stato possibile organizzare questo tipo di prestazione proprio in virtù dell’elevata competenza degli specialisti che, a diverso titolo, intervengono sul malato. Con questo nuovo servizio”, aggiunge Marini, “il presidio di Avezzano si pone all’avanguardia nella gestione dell’ictus poiché, oltre a quella avviata a Neurologia, dispone della trombolisi ‘locoregionale’ (che interviene direttamente sul punto critico dell’arteria), assicurata dal dottor Passalacqua, e della chirurgia della carotide, di cui si occupa il dott. Giovanni De Blasis. Un insieme di qualificati trattamenti, attualmente disponibili in Abruzzo solo in 3 ospedali, che consente di coprire tutte le esigenze terapeutiche esistenti sull’ictus.