Celano. Il direttore Generale della Fao, Qu Dongyu, visita lo stabilimento Covalpa: una vetrina di eccellenza per la filiera agricola del Fucino. Nell’ambito del G7 in Abruzzo, il direttore generale e il vice direttore, Maurizio Martina, sono stati accolti nello stabilimento di Celano, una realtà simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana, specializzata nella lavorazione e trasformazione di ortaggi provenienti dal Fucino. Ad accoglierli, il direttore di Covalpa, Sante Del Corvo, il presidente, Marcello Di Pasquale, il direttore di stabilimento Gianluca Del Corvo, il presidente dell’associazione marsicana produttori di patate, Benedetto Caiola, il direttore del consorzio di tutela patata del Fucino Igp, Mario Nucci.
La visita, promossa dal direttore provinciale di Coldiretti L’Aquila, Domenico Roselli, è stata un momento significativo per mostrare agli ospiti internazionali l’importanza della filiera agroalimentare locale, dalla coltivazione al prodotto finale pronto per la distribuzione. Covalpa Abruzzo e Ampp si distinguono infatti per il suo processo innovativo di lavorazione degli ortaggi e delle patate, che mantiene inalterate le proprietà nutritive e organolettiche, valorizzando i prodotti della terra e garantendo elevati standard di qualità.
Dopo un caloroso benvenuto, Qu Dongyu e Maurizio Martina hanno avuto modo di visitare l’area produttiva dello stabilimento, osservando da vicino i vari passaggi della filiera che trasformano gli ortaggi freschi del Fucino in prodotti destinati alle tavole italiane e internazionali. Durante il tour, il direttore della Fao ha espresso vivo interesse per le tecniche innovative adottate e per l’attenzione alle buone pratiche sostenibili.
“È impressionante vedere questa particolare combinazione tra qualità, difesa dei redditi, e buone pratiche ambientalmente sostenibili”, ha affermato Qu Dongyu, “questa è una realtà in grado di trasformare i prodotti della terra portandoli sulle tavole e rendendo tutto più sostenibile. È una buona pratica, molto coerente con le strategie che la Fao sta portando avanti. Noi abbiamo bisogno di fornire strumenti nuovi per l’agricoltura e di supportare nuove varietà di produzioni.”
La sua visita, coordinata dal direttore di stabilimento Gianluca Del Corvo, ha sottolineato l’importanza di Covalpa come esempio di equilibrio tra innovazione, sostenibilità e protezione dei redditi agricoli, valori che si allineano perfettamente con le strategie globali della Fao in materia di sicurezza alimentare e sviluppo agricolo. Il dirigente Antonio Del Corvo, a margine dell’incontro, ha annunciato che “ci sono i margini per una proficua collaborazione, ci metteremo al lavoro fin da subito”.
Covalpa nato con l’obiettivo di valorizzare i prodotti locali, lavora principalmente spinaci, piselli, carote, fagiolini e patate, trasformandoli in prodotti surgelati di alta qualità, è nato nel 1989 come “organismo di II Grado” e oggi conta 200 associati, tra cui, soci produttori orticoli e soci produttori di patate aderenti alla Ampp che a sua volta ha 400 pataticoltori.
Per il vice direttore della Fao, Martina, Covalpa è un esempio virtuoso per l’Abruzzo e per l’Italia. “Questa esperienza molto importante che lega i piccoli e medi agricoltori di quest’area preziosissima per l’Italia”, ha concluso l’ex ministro, “ha un sistema produttivo importante. È molto bello rappresentare la medio – grande esperienza agroalimentare territoriale in connessione con gli agricoltori e con il mondo”.
I dirigenti e i tecnici di Covalpa e Ampp hanno mostrato alla nutrita delegazione Fao come grazie a tecnologie avanzate e a un’attenzione costante alla sostenibilità, si è riusciti a sviluppare una filiera efficiente e competitiva, che non solo valorizza i prodotti del territorio, ma anche protegge l’ambiente e offre opportunità economiche alla comunità agricola locale.