Tagliacozzo. Non sono stati riattestati a Termini i treni provenienti dall’Abruzzo e per di più a causa di lavori alla stazione Tiburtina sono stati allontanati ulteriormente i binari di arrivo e partenza dei convogli da e per la Marsica. Notizie poco rassicuranti che hanno amareggiato ulteriormente il popolo dei pendolari. Più volte, infatti, avevano richiesto ai responsabili di Trenitalia e ai rappresentanti istituzionali regionali di far arrivare e partire da Termini almeno 4 treni al giorno. L’arrivo di tutti i convogli a Tiburtina, per alcuni, significa un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza sui quali già gravano ritardi e disservizi quotidiani. Niente di tutto ciò, però, è stato fatto. E come ultimo regalo i treni abruzzesi sono stati spostati all’ultimo binario della stazione Tiburtina dal quale, per raggiungere la fermata dei bus o la metropolitana, ci vogliono almeno 10 minuti di camminata. “Consultando però il nuovo orario si nota che delle nostre richieste di accesso a Roma Termini, nonostante le assicurazioni del ministro Maurizio Lupi esattamente un anno fa, non sono state seguite”, ha precisato Daniele Luciani, pendolare, “ma è stato inserito un treno con partenza da Guidonia e arrivo a Roma Termini alle 6.56. Cosa vuol dire questo? Che come al solito noi abruzzesi veniamo presi per i fondelli, invece i pendolari laziali trattati con i guanti bianchi. A noi ci bendano gli occhi con roboanti protocolli d’intesa firmati ed esecutivi, se tutto va bene tra 12-18 mesi, mentre nell’immediato gli altri potranno godere dei privilegi a loro dati ed a noi negati”.