Metti un gruppo di giornalisti e critici enogastronomici intorno a un tavolo. Ospitali in uno dei borghi turistici più belli d’Abruzzo. Scegli i tre migliori ristoranti della zona e chiedi loro di creare dei piatti con i prodotti di Rustichella d’Abruzzo. Tutti gli ingredienti, insomma, per un evento conviviale di alta qualità. Ecco, in sintesi, quello che è accaduto nei giorni scorsi a Tagliacozzo, quando la giuria tecnica di Gironi Divini 2021 si è riunita per valutare il meglio della produzione enologica regionale. I pranzi e le cene sono stati offerti nei più bei ristoranti del centro storico e agli chef è stato chiesto di realizzare un menù usando alcuni dei tanti eccellenti prodotti che Rustichella d’Abruzzo ha fornito all’organizzazione. Ecco in un commentato foto-racconto il resoconto delle due giornate.
Prima serata: Ristorante Giardino Resta.
Si tratta di un ex palazzo nobiliare che la famiglia di Mauro Passalacqua, lo chef, ha ristrutturato con impegno e fatica, realizzando, in una stradina parallela alla piazza centrale del paese (in Via Orsini, 10), un “giardino” raffinato, dove proporre la propria cucina. Dove varie esperienze in giro per il mondo, Mauro è tornato a casa e propone con tecnica e fantasia un mix di piatti gourmet e di tradizione. Ultimamente stanno trovando sempre più posto nel menù i grandi classici della cucina romana, assai richiesti vista la prevalenza del turismo capitolino nel borgo, e che Mauro interpreta a perfezione.
Tra i piatti della serata ne presentiamo due. Quello più “azzardato” è stato un paccherino al melograno – della linea paccherini alla frutta che Rustichella d’Abruzzo suggerisce come originali ingredienti di un menù estivo – su fonduta di formaggio bli e composta di clementine.
L’altro piatto è un rollè di carne e coniglio cotto a bassa temperatura e impreziosito dal mix Mistichelle d’Abruzzo: Rustichella ha selezionato le migliori erbe aromatiche della tradizione abruzzese – santoreggia, alloro, rosmarino, basilico, timo, salvia, menta – ispirandosi all’antica ricetta delle Virtù, il piatto tipico del teramano che impiegava queste sette erbe. Mauro lo ha usato per dare un tocco in più al suo bel piatto.
Seconda giornata: Ristorante La Parigina
Per il pranzo del giorno dopo ci si è trasferito in uno dei posti più belli della Marsica (Via dei Molini, 5). Qui, tra l’altro, ospiteremo le finali di Gironi Divini 2021, in cui la giuriua popolare valuterà i migliori vini d’Abruzzo nelle categorie bianchi, rosati e rossi (qui tutte le informazioni). Il ristorante che Maurizio Di Marco Testa e sua moglie Gabriella hanno ricavato sotto la pineta di Tagliacozzo è semplicemente un posto incredibile: tutto in pietra, su terrazze di vari livelli, con un ruscelletto che lo attraversa e fa da rilassante sfondo a pranzi e cene che si ispirano alla tradizione locale. Maurizio ha approfittato del tanto tempo libero in periodo di Covid per affinare le sue ricette e per andare a “ripetizione” da anziane signore del paese. Il risultato è una cucina “in sottrazione”, dove sta eliminando man mano gli elementi superflui per riscoprire sapori più semplici e autentici.
Anche scegliamo due piatti. Una semplice e gustosa fetta di pane casareccio, con lardo di colonnata, fagioli tondini del Tavo (un presidio Slow Food che Rustichella d’Abruzzo distribuisce da diverso tempo), pancetta rigorosamente fatta in casa e una foglia di salvia.
E poi un piatto con lo spaghettone di Rustichella d’Abruzzo esaltato dalla semplicità: un ragù bianco alle tre carni, un filo d’olio Intosso, sempre by Rustichella, e voilà! Piatto giusto nel posto giusto.
Seconda giornata: Ristorante La Vecchia Posta
Chiusura con la cena finale nella splendida Piazza Obelisco. Qui Alberto Conti, ristoratore d’altri tempi, nato e cresciuto in mezzo ai tavoli, gestisce da quasi vent’anni quello che è diventato il porto sicuro per chiunque cerchi nel paese una garanzia assoluta di qualità, con un menù di ricette tradizionali messe a punto con l’esperienza. Non fuochi d’artificio, ma tanta sostanza, di quella che ti fa riconciliare con il mangiar bene, condita con quel savoir faire antico che sembra essere un po’ sparito nelle tante proposte moderne copia-e-incolla e che invece fa tutta la differenza del mondo.
Qui presentiamo i seguenti piatti. Una classica pasta e fagioli – con paste in vario formato e fagiolo tondino ovviamente by Rustichella d’Abruzzo – piccante al punto giusto e insaporita con che potebbe sembrare fuori stagione ma che nelle fresche serate tagliacozzane ci sta benissimo.
E sempre un primo, da un cavallo di battaglia del ristorante leggermente rivisitato per l’occasione: una pappardella di farro condita con porcini, pancetta e zafferano di Navelli. Una ricetta ideata dalla madre di Alberto tanti anni fa e per la quale la gente torna apposta a mangiare. La versione originale prevede solitamente un tagliolino all’uovo, ma qui ha voluto proporre una versione che usa la buonissima pasta di Rustichella d’Abruzzo e il risultato è stato eccellente.
Che dire? quando dei prodotti eccellenti vengono interpretati da persone competenti e sensibili e serviti in posti la cui bellezza meriterebbe da sola il viaggio, beh….il risultato non può che essere spettacolare!