Avezzano. “I soldi per l’impianto irriguo del Fucino ci sono e tra qualche mese verranno appaltati i lavori”. Questo è quanto dichiarato oggi durante la conferenza stampa dagli esponenti della Giunta e del consiglio regionale, arrivati ad Avezzano per chiarire la situazione in merito all’impianto irriguo del Fucino dopo le polemiche dei giorni scorsi.
Presenti all’incontro, che si è svolto all’ex Arssa ad Avezzano, il vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, i consiglieri regionali Mauro Febbo e Mario Quaglieri, il presidente di Arap Giuseppe Savini e Antonio Morgante, direttore generale dell’ente.
“Circa due anni fa”, ha detto l’assessore con delega all’Agricoltura Imprudente, “facemmo un incontro con molti sindaci per definire il progetto complessivo e per partire con l’impianto irriguo nel Fucino. La progettazione per poter essere realizzata deve essere cantierabile. Poi è arrivato il covid che ha stravolto tutto. Il governo nazionale ha così deciso di imporre, per finanziare crisi sanitaria ed economica, di utilizzare quelle risorse che non avevano obblighi giuridicamente vincolabili. L’inerzia del vecchio governo regionale”, ha sottolineato, ” ha portato a far sì che c’erano 220milioni a rischio di perdita nel progetto complessivo. Il governo nazionale sottoscrive con il presidente Marsilio un accordo, il cosiddetto “Accordo Provenzano”. È il Governo nazionale che deve mettere a disposizione determinate risorse”.
“Oggi abbiamo una certezza vera”, ha precisato Imprudente, “Arap è riuscita a fare la gara e questo studio ha sei mesi di tempo per il progetto definitivo. Abbiamo quindi sei mesi abbiamo. In questo periodo ci sono stati solo strumentalizzazione e chiacchiere. Le risorse ci sono e ci arriveranno. Noi stiamo di fatto trasformando in atti e fatti le chiacchiere dello scorso governo regionale”.
“Metteremo a disposizione ulteriori risorse”, ha concluso, “per dare il senso di cosa è una priorità assoluta. Dobbiamo essere pronti per cogliere queste opportunità. Con Arap stiamo vedendo questo è stiamo cercando di fare un progetto complessivo e di sviluppo per la programmazione dell’agricoltura abruzzese dei prossimi 20-30 anni”.
Per il consigliere Febbo “La polemica che qualcuno ha voluto fare per forza”, ha specificato, “va respinta perché non ha ragione di esistere. Una polemica fatta sapendo che è stato il governo nazionale a chiederci, a Regione Abruzzo ma a tutta Italia, 123 milioni di euro per il Fucino, per il bacino sciistico di Passolanciano e per Ortona. Tutto dipende da questa richiesta che ci ha fatto il Governo. Ridateci i soldi indietro, tenetevi i soldi per la progettazione e ve li ridaremo quando ci direte che sarete pronti per fare il grande appalto. Credo che sia stato un atto doveroso della Regione Abruzzo, una scelta del Governo di buonsenso. Se questo progetto non è partito”, ha concluso, “lo si deve a chi ha governato la Regione precedentemente. Tutti quanti ricorderanno quando venne 7 anni fa in questa sala la dottoressa Corbelli: si poteva partire da subito avendo già a disposizione quei fondi. Qualcuno ha voluto rimescolare le carte estromettendo l’autorità di bacino e iniziare un percorso che ha portato al ritardo non di questo governo regionale ma purtroppo di chi, per cinque anni, ha voluto rivedere il tutto”.
Anche il dirigente dell’Arap, Antonio Morgante, e il presidente Giuseppe Savini hanno confermato che l’impianto irriguo del Fucino sta andando avanti e che gli atti si stanno concretizzando per far partire al più presto i cantieri.
L’intervista all’assessore Imprudente
GUARDA LE FOTO: