Caro Babbo Natale, sappiamo per certo che a questa nostra lettera darai la precedenza fra le tante che ti giungeranno a secchi pieni. Perché tu sai riconoscere tra le tante richieste, quelle a cui prestare particolare attenzione. Noi siamo i ragazzi del centro San Domenico di Avezzano, gli stessi per i quali le nostre mamme, i nostri papà, amici, parenti, hanno gridato a piena voce, solo qualche giorno fa, che I NOSTRI DIRITTI NON VANNO CALPESTATI. Lo hanno fatto al posto nostro, per le strade della nostra città. Sappiamo per certo che tu in questi giorni sei preso da mille impegni e percorri altre strade con la tua slitta. Ora, però, a noi la tua bonari attenzione! Non ti chiediamo giocattoli e dolciumi. Vogliamo semplicemente che tu, PER NOI, mantenga aperte le porte del Centro San Domenico, quelle stesse porte che i nostri politici, irragionevolmente, vogliono chiudere. È lì che le nostre potenzialità vengono stimolate al meglio e, dove ciò non è possibile, i nostri limiti vengono contenuti per evitare regressi. Ma soprattutto è lì che si svolge la nostra vita sociale in una relazione meravigliosa fra pari, con i terapisti e gli educatori e che anima il nostro essere di una dignità che non ci può essere negata. Sappiamo che non è facile; la crisi sta rosicchiando tutto a tutti. Anzi, quasi a tutti. Per molti, per troppi, la crisi è solo una parola piena di vuoto. Allora ci chiediamo: perché prima di abbattere i servizi più urgenti, non ci mettiamo a “rosicchiare” i privilegi di chi non conosce neanche l’ODORE DELLA CRISI? Caro Babbo Natale, non ti chiediamo di togliere a certi per dare ad altri, ma di distribuire RAZIONALMENTE i tuoi regali. D’altra parte si sa che in un contesto “UMANO-CIVILE” quando c’è da fare qualche sacrificio si comincia col rinunciare al superfluo e si cerca di salvaguardare il benessere dei più deboli e indifesi. Allora, Babbo Natale, faglielo capire tu ai politici e dirigenti che NON POSSONO chiudere le porte del centro San Domenico altrimenti, NOI, DOVE ANDREMO? Diglielo tu Babbo Natale e loro capiranno. Speriamo che la nostra voce, unita alla tua disarmante simpatia, riesca a compiere un miracolo. Solo così, sarà per noi un Natale: FA-VO-LO-SO!