Avezzano. Si concluderà nel tardo pomeriggio la spedizione, partita ieri alle prime luci dell’alba, alla “conquista” del monte Velino. Marsicalive è insieme al gruppo di escursionisti per raccontare la fantastica due giorni tra avventura, solidarietà, natura, dal forte impatto emozionale. Domani sul nostro giornale il diario e il fotoracconto di una bellissima esperienza. Il Parco regionale Sirente Velino e Feder Trek coronano il sogno di un disabile motorio: “scalare” il monte Velino, una delle cime più alte dell’Appennino, in sella a una joelette. L’evento, che apre le porte a un mondo proibito per i portatori di handicap, ha avuto una buona rispondenza e sono circa 40 i partecipanti, che sfidando il gran caldo di questi giorni, hanno deciso di partire per questa bellissima avventura. La carovana della solidarietà pernotterà sul valico del Sevice, per poi riprendere il viaggio domani mattina, fino a raggiungere la cima della Montagna (2.486 metri), dove gli accompagnatori, quindici volontari dell’associazione, e il disabile, un giovane italo-francese, potranno ammirare gli incantevoli scenari del Parco. “La speciale scalata in montagna che abbatterà le barriere architettoniche”, afferma il presidente dell’area protetta regionale, Simone Angelosante, “ha un preciso obiettivo: far conoscere a un ampio pubblico le possibilità di questo semplice ma eccezionale strumento per un escursionismo solidale”. L’escursione in joelette in alta quota apre uno spiraglio per i disabili. “Questa spedizione”, evidenzia Leonardo Paleari, responsabile dell’area sociale di Federtrek, “vuole dimostrare cosa può fare una piccola invenzione – la joelette, poco più di una carriola – quando si coniuga con l’amicizia. Per un disabile in carrozzella il solo fatto di andare in mezzo a un prato, trovarsi dentro un bosco è un’esperienza straordinaria. Da alcuni anni in Federtrek usiamo questo strumento, condividendo escursioni con amici disabili, solitamente con dislivelli di 300-400 metri. Stavolta abbiamo pensato di arrivare in cima a una grande montagna come il Velino con Henri, un ragazzo originario di Canistro, che per questo verrà appositamente da Avignone, dove vive con i genitori emigrati. Il nostro intento è di attirare l’attenzione del mondo escursionistico sulla validità di questo strumento per una montagna più accessibile e condivisa”. L’evento, comunque, potrebbe rappresentare un “passo” importante per i disabili verso un mondo finora proibito. Gianluca Rubeo