Avezzano. “Dobbiamo camminare insieme, Chiesa e Comunità”. È il senso su cui ha fondato i suoi primi passi nella diocesi di Avezzano, il nuovo vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro: “Per i poveri, per chi ha bisogno, per gli immigrati”.
Un fiume di affetto e di entusiasmo ha accolto oggi pomeriggio il nuovo vescovo che ha iniziato il suo “percorso” con preghiera al santuario della Madonna della Pietraquaria, per poi far visita alla casa circondariale di Avezzano e alla casa d’accoglienza Fratelli. Infine è arrivato al Comune di Avezzano, in piazza della Repubblica.
Qui non si è sottratto all’abbraccio degli amministratori arrivati da tutta la Marsica per salutare il nuovo vescovo che prende il posto di monsignor Pietro Santoro.
A fare gli onori di casa, in Comune, il sindaco facente funzioni Domenico Di Berardino.
“La voce del vescovo è sempre stata per i nostri concittadini un contributo essenziale”, ha commentato Di Berardino, “la Marsica è una comunità laboriosa che ha costruito il proprio presente con il sudore della fronte. Una comunità che a causa del terremoto del 1915 ha saputo riprendere in mano il proprio destino. Il nostro territorio sta cambiando e cambia insieme a un mondo sempre più interconnesso. Noi europei dovremmo ricordare che siamo stati profughi viaggiatori ed emigranti. Per la prima volta da oltre un secolo l’idea che la vita dei figli sarà meglio di quella dei padri è entrata in crisi”.
“Ringrazio voi tutti che mi avete accolto e il sindaco di Andria che mi ha accompagnato questo momento unisce simbolicamente le due comunità”, ha esordito il vescovo Massaro, “la Chiesa è amica di ogni uomo e cerca la collaborazione con tutti, per il bene dell’intera comunità umana. La Chiesa non è legata ad alcun sistema politico ma ci sono degli ambiti in cui i due sistemi si compenetrano. Chiesa e Stato svolgono il loro servizio a vantaggio di tutti. I compiti a cui dobbiamo fare fronte sono tanti, ultiormente gravati dall’attuale emergenza sanitaria per favorire condizioni di vita oneste e serene per tutti. So di essere entrata in una terra di persone buone. E di laboratori che hanno favorito lo sviluppo del territorio senza però riuscire a bloccare il fenomeno dell’immigrazione. A voi donne e uomini impegnati in politica dico la coerenza paga sempre, non lasciatevi scoraggiare quando non vedete apprezzato il vostro lavoro. Buon cammino da percorrere insieme con voi, il Signore benedica tutti e ciascuno delle nostre città e dei nostri paesi”.
Lasciato il Comune, il vescovo, con un passo veloce e sicuro, ha percorso via Marconi, accompagnato dal corteo. Sulla strada ha trovato tanti cittadini che lo hanno accolto con un caloroso applauso.
Ad aspettarlo in Cattedrale, in piazza Risorgimento, i sacerdoti, i diaconi e le religiose di tutto il territorio, insieme ai rappresentanti istituzionali, ai delegati delle forze dell’Ordine e delle confraternite.
Ad accoglierlo oltre al vescovo emerito Santoro anche il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano – Ortona, monsignor Michele Fusco, vescovo di Sulmona – Valva, monsignor Luigi Renna, vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano e monsignor Armando Dini già vescovo di Avezzano.
Ad accompagnare il vescovo nel suo insediamento, i familiari, circa venti sacerdoti e diaconi della diocesi di Andria e un centinaio di fedeli.
Il vescovo Massaro ha anche ringraziato i giornalisti per il lavoro che stavano svolgendo mentre salutava per la prima volta la comunità della Marsica.