Tagliacozzo. I pendolari tornano all’attacco e chiedono a Morra un nuovo incontro per far chiarezza sui continui disservizi della linea ferroviaria Pescara – Roma. Una nuova lettera è stata inviata dal Comitato pendolari della Marsica all’assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, che, sentito poi dal vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, si è reso subito disponibile per un incontro. “In questo mese di settembre, dopo i disagi del periodo di assestamento successivi all’entrata in vigore del nuovo orario di giugno scorso, possiamo testimoniarle anche una certa regolarizzazione degli orari dei treni che percorrono la tratta di nostro interesse (Roma-Celano e viceversa)”, hanno spiegato i pendolari in una lettera, “la riduzione di alcuni tempi di percorrenza giova non poco alla qualità della nostra vita e al servizio stesso (anche i treni sono molto più frequentati).Molto è stato fatto, onorevole Assessore, ma moltissimo ci sarebbe e c’è ancora da fare. Innanzitutto siamo a chiederle, come nostro Interlocutore istituzionale, la Sua autorevole attivazione presso le sedi competenti per ridare “dignità” allo scalo (in arrivo e in partenza) dei treni che viaggiano sulla linea Roma Pescara. Sarebbe assolutamente auspicabile, almeno a partire dal prossimo orario di dicembre, anche perché sussisterebbero le condizioni di fattibilità, che qualche corsa di treno torni ad arrivare e a ripartire dallo scalo più centrale di Roma Termini. In particolare ciò accade già per il Treno R 2371, ma chiediamo che possano essere dirottati in questo scalo anche il R 3233 (in arrivo) e i due treni maggiormente frequentati dai pendolari e dagli studenti per il ritorno: il R 3242 e il R 3248 (in partenza). Tra l’altro, non è possibile che sussista ancora la pericolosa e disagiata situazione dei binari 1° e 2° Piazzale Est di Roma Tiburtina! Lontani quasi 500 metri dall’uscita della Stazione e dalla linea della Metro B (molto rallentata per l’apertura del nuovo ramo verso “Conca d’Oro”); impraticabili per portatori di handicap e persone più deboli gravate magari anche di bagaglio (donne, anziani ecc.); con gallerie di accesso e marciapiede di stazionamento strettissimi e sempre affollati; mancanti di ogni forma di sicurezza e assistenza! Chiediamo con forza che tutto ciò possa essere definito con una soluzione più dignitosa e civile. Tutto ciò può e dovrebbe esser fatto”, hanno continuato i pendolari, “anche in sinergia con la Regione Lazio, alla luce del “Protocollo di intesa” firmato lo scorso autunno, anche perché i viaggiatori che usufruiscono del servizio ferroviario dalla stazione di Arsoli in poi (verso Roma) hanno gli stessi interessi e le stesse esigenze di noi pendolari Marsicani e Abruzzesi! Ho notizia che proprio in data odierna l’Ing. Fabio Di Pietro, nostro collega pendolare, ha sollecitato Lollobrigida con una e-mail nella quale segnalava appunto la possibilità di attestare i quattro treni su indicati presso la stazione di Roma Termini. Le chiediamo pertanto”, hanno concluso i pendolari, “un nuovo incontro, con la presenza magari anche di responsabili di Trenitalia e di RFI, associandoci alla richiesta, di qualche giorno fa, del Vice Presidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico”.