L’Aquila. I viaggi della speranza per i marsicani non finiscono. Ancora una volta sono partiti alla volta dell’Aquila per ribadire il loro no all’impianto a biomasse Powercrop. Oggi, infatti, il consiglio regionale ha discusso proprio una mozione sulla riconversione dell’ex zuccherificio di Celano. Per questo le amministrazioni comunali del Fucino, insieme alle associazioni di categoria, agli ambientalisti e a tanti cittadini hanno voluto organizzare un sit-in di protesta fuori dalla Regione proprio mentre si discute sulla Powercrop. In aula sono entrati gli amministratori comunali del Fucino e le rsu di stabilimento. Il consigliere Gianluca Ranieri ha presentato la risoluzione, già precedentemente annunciata e non discussa, accusando il consigliere Lorenzo Berardinetti di aver portato in consiglio un documento “scatola vuota”. “Mentre il documento da noi presentato mira a tutto l’Abruzzo quello presentato oggi dalla maggioranza punta solo sulla Marsica”, ha commentato Ranieri, “inoltre è inefficace perchè privo di parti essenziali. Visto che Di Pangrazio e Berardinetti ci tengono a dire che loro sono i primi firmatari gli regaliamo il nostro documento”. Ranieri ha invitato la maggioranza a firmare il proprio documento. “Già come consigliere provinciale presentai una mozione contro la Powercrop”, ha commentato Berardinetti, leggendo la mozione firmata dalla maggioranza, “e oggi insieme al collega Di Pangrazio impegniamo il consiglio a sostenere presso i Ministeri competenti e presso il Prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, nella sua qualità di Commissario ad acta, nominato ai sensi dell’articolo 30-ter comma 2, del Decreto Legge 24 Giugno 2014 n. 91, convertito dalla Legge 11 Agosto 2014 n 116, per le operazioni di riconversione del comparto bieticolo-saccarifero, dell’ex stabilimento Sadam Zuccherificio di Celano, il parere negativo alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomassa della potenza di 30 MWe (Mega Watt elettrico) e da fotovoltaico della potenza di 300 KWp (Kilo Watt picco) da ubicarsi nel Comune di Avezzano proposto dalla Società Powercrop. Ad adottare, con la massima urgenza, alla luce delle scadenze richiamate in premessa, ogni iniziativa utile al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, ad oggi fortemente compromessi, dei lavoratori ancora attivi dell’ex zuccherificio di Celano, prevedendo adeguate progettualità ed intese economiche coerenti ed innovative, nell’ambito della programmazione regionale per lo sviluppo ambientale e delle qualità del territorio e delle produzioni agricole, collegate anche con lo sviluppo delle bonifiche del Fucino e dell’agroindustria e più nello specifico”. In aula non sono stati ammessi i comitati no Powercrop. Il consigliere D’Ignazio ha proposto di votare entrambe le mozioni Powercrop “per democrazia”. Il presidente Di Pangrazio ha chiesto a Ranieri e Berardinetti di unire le mozioni e di votarle entrambe. Il documento proposto dal Movimento 5 Stelle è stato votato all’unanimità, il secondo presentato da Di Pangrazio e Berardinetti è stato votato da maggioranza e minora fatta eccezione per il Movimento 5 Stelle che si è astenuto. “Sono soddisfatto per l’esito della votazione”, ha dichiarato l’assessore del Comune di Avezzano, Roberto Verdecchia, “sono però rammaricato per i 5 Stelle che non hanno capito che nella politica esiste anche il fair play e soprattutto sono indignato perché non bisogna attaccare le istituzioni inneggiando alla morte delle figure istituzionali come hanno fatto alcuni gruppi di 5 Stelle che fuori dall’Emiciclo avevano delle croci con il nome del presidente Di Pagrazio. La politica signori è un’altra cosa”.