Avezzano. I commercianti della città si rimboccano le maniche per contrastare la crisi e le chiusure delle attività commerciali. Sono sempre di più in città i negozi che decidono di abbassare le saracinesche a causa del caro affitti e delle tasse. Per Confcommercio e Federmoda Italia, però, il problema non è solo questo. “Bisogna prendere in considerazione il fatto che il commercio in città interessa tutti e non pochi”, ha precisato Riccardo Savella, coordinatore nazionale gruppo giovani e presidente provinciale di Federazione moda Italia, “per il semplice fatto che Avezzano è a una città vocazione commerciale e di conseguenza la qualità dei negozi è importante anche alla luce dell’attrattività del centro stesso. Abbiamo detto in diverse occasioni di essere pronti a costruire dei tavoli di lavoro per mettere in campo delle manovre volte a rilanciare il commercio, ma serve comunque un intervento che coinvolga il pubblico e il privato perchè gli strumenti utili ci sono. Con i commercianti della città abbiamo costruito un gruppo con il quale stiamo lavorando. E’ stato lanciato l’hashtag #shoppingAvezzano ed è stata creata una nostra chat per tenerci in contatto costantemente e affrontare insieme tutti i problemi che sorgono man mano”.
I negozianti di Avezzano hanno voglia di crescere e di dare lustro con le loro attività alla città ma servono azioni mirate per aiutarli. “Il negozietto sotto casa di alimentari e articoli vari è definitivamente estinto e con lui la maggior parte dei negozi di vicinato”, ha spiegato il presidente di Concommercio, Roberto Donatelli, “contro la desertificazione dei nostri centri urbani, servono sgravi fiscali e canoni accessibili. La nostra città non ha più un’anima e la chiusura o la fuga dei negozi, riduce la qualità della vita dei residenti e diminuisce la sicurezza. Alle associazioni dei proprietari immobiliari, ribadiamo la nostra richiesta che è quella di rivedere le formule contrattuali per rendere i canoni commerciali più accessibili”.