Tagliacozzo. “Quale costituzione per un’Italia moderna e democratica”. E’ questo il titolo del dibattito, vivo e costruttivo, che si è tenuto al Comune di Tagliacozzo per parlare della riforma costituzionale con grandi nomi della politica ed esperti del settore. All’evento, organizzato dall’associazione culturale Demos, sono intervenuti i parlamentari Alfredo D’Attorre e Miguel Gotor. Il dibattito, dopo il saluto del sindaco Vincenzo Giovagnorio, è stato introdotto da Gabriele Mastroddi che ha evidenziato come la costituzione sia “il risultato di più culture e di tutte le forze parlamentari che hanno deciso insieme”. “Dal 1948 ad oggi”, ha affermato, “la costituzione è stata modificata almeno 15 volte, fornendo più forza alla componente democratica. È falso sostenere che c’è un’Italia che dice sì ed una che dice no. È anche grave evocare recessione e mancanza di investimenti esteri se dovesse prevalere il no. Le riforme vanno fatte, ma vanno fatte bene”. D’Attorre, che ha definito l’incontro come “una preziosa occasione di confronto”, ha sottolineato la necessità di “battersi con grande determinazione per l’affermazione del no per tre ragioni: una di metodo, perché non può essere una imposizione del governo ed espropriazione del parlamento; seconda di merito perché non è vero che il senato è stato abolito ma il 91% dei costi del senato resta e il risparmio sarà soltanto di 50 milioni (meno di un euro a cittadino); e terzo per ragione politica dato che Renzi ha puntato su questa riforma perché si vuole dare una sanzione costituzionale che rappresenta un’imposizione di modello di società alternativo a quello disegnato dalla prima parte della costituzione”. Gotor ha invece spiegato come si vince un referendum popolare. “Attraverso una mobilitazione secondo coscienza del singolo cittadino”, ha spiegato, “che si è formato un’idea e che in questi due mesi potrà incontrare molti amici indecisi che andranno a votare”.