Arrivano in città i grandi nomi della cardiologia internazionale. Nel corso di un convegno al teatro talia, previsto per il 18 e 19 maggio, si parlerà anche delle tecniche più innovative sui defibrillatori. Il convegno nazionale “Le battaglie cardiologiche di Tagliacozzo”, giunto all’ottava edizione, vedrà la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui Helmut Klein, opinion leader di fama mondiale su tale tematica e sui defibrillatori impiantabili, apparecchi salvavita che riducono le morti del 30 per cento in tutto il mondo. Per due giorni la città turistica marsicana sarà sotto i riflettori per la presenza di grandi nomi di livello internazionale che parleranno dei temi più scottanti della cardiologia. Il convegno, organizzato dal dottor Leonello Guarracini e dal suo staff del reparto di cardiologia riabilitativa di Tagliacozzo, Centro di riferimento della Regione, si aprirà il 18 maggio. Cardiologi e cardiochirurghi abruzzesi potranno ascoltare le relazioni di Giuseppe Oreto, noto cardiologo dell’Università di Messina, che parlerà dell’attualissimo tema riguardante i casi di morte improvvisa giovanile. Poi ci saranno Jas Gill arrivato da Londra, uno dei più grandi elettrofisiologi del mondo, il cardiochirurgo Francesco Musumeci, e il cardiologo Eugenio Quaini, direttore della divisione di cardiochirurgia dell’ospedale Poliambulanza di Brescia, esperto tra le altre cose di cellule staminali e noto anche per essere il marito di Mina. Grande attesa ci sarà però per l’intervento di Helmut Klein, direttore del Centro di cardiologia di Magdeburgo (Germania), colui che ha diffuso a livello mondiale e valorizzato il concetto di defibrillazione impiantabile. Il defibrillatore impiantabile di ultima generazione, grande come un accendino, sottile e leggero, può ridurre il rischio di morte del 30 per cento nelle persone che hanno già subito un infarto. Uno studio internazionale “Madit II”, ha mostrato che ogni anno 130mila italiani sono colpiti da infarto, e il 10 per cento ha un’insufficienza cardiaca con disfunzione ventricolare sinistra, che li espone ad un rischio di morte pari al 20 per cento in due anni. Impiantato in una piccola “tasca” creata nel muscolo pettorale del paziente, il defibrillatore funziona come una sorta di “scatola nera” riconoscendo e bloccando le aritmie letali. Il presidente del Tribunale dell’Aquila, Giovanni Novelli, e il procuratore di Roma Pietro Catalani parleranno del contenzioso medico-legale sul consenso informato con “La rottura dell’alleanza tra medico e paziente”. “Si tratta di vere e proprie battaglie culturali”, ha affermato Guarracini, “perché il programma scientifico è articolato e strutturato con controversie aspre ed esaltanti, che prevedono l’ingresso nell’arena clinica dei guerrieri dell’arte medica, che impugnano le armi del sapere scientifico e tecnologico. Ci saranno, come nelle scorse edizioni, i Carlo D’Angiò e i Corradino di Svevia, i vincitori ed i vinti, con numerosi feriti, che avranno, per la loro guarigione, due anni di tempo, fino alla prossima Edizione. Armatevi delle spade della scienza e partite per raggiungerci nel campo di battaglia di Tagliacozzo”.