Avezzano. “Ognuno di noi ha scelto in piena autonomia di candidarsi nelle liste a sostegno del sindaco uscente Giovanni Di Pangrazio certi di aver potuto apportare un proprio contributo al territorio di Avezzano ed in particolare alla sanità, materia della quale a vario titolo ognuno di noi si occupa da vari anni”. E’ quanto replicano in una nota firmata dai medici candidati con la coalizione sconfitta alle ultime amministrative di Avezzano in risposta a un intervento del consigliere di maggioranza Massimo Verecchia. “Vorremmo ricordare”, spiegano nella lettera, “che ogni cittadino ha il dovere civile e morale di contribuire al benessere della comunità. Così come ci siamo da sempre occupati della salute dei nostri pazienti e concittadini abbiamo ritenuto fosse il momento di dare il nostro contributo fuori da ogni possibile incarico istituzionale! Noi tutti siamo affermati professionisti con un proprio ruolo ed apprezzata identità all’interno del nostro territorio e non solo. Tale peculiarità ci porta, a differenza di tanti altri soggetti, a non dover occupare, a tutti i costi, delle poltrone nel contesto dell’ amministrazione comunale.
Questo sia chiaro a tutti i coloro speculano sulla nostra identità. Il riconoscimento maggiore ci viene dato dai nostri pazienti e questo non potrà essere portato via da nessun consigliere o amministrazione governi Avezzano. Continuiamo con forza a sostenere la coalizione di Giovanni Di Pangrazio perché convinti che il progetto sia sano e pulito.Gli avvenimenti sanitari di questa ultima settimana e le promesse fatte saranno sicuramente, nella improbabile loro realizzazione, dei palliativi ad una situazione territoriale sanitaria in declino che noi medici percepiamo quotidianamente perché calati in questa realtà ed ancor di più perché a costante contatto con cittadini bisognosi di risposte sono lasciati da soli. Per tale ragione, e probabilmente, più di tanti altri “occupanti poltrone” invitiamo l’ attuale classe politica a sentire le esigenze dei cittadini. Infine è giusto ricordare”, concludono i medici, “che non si può parlare di sonora sconfitta dei medici essendo un gruppo fatto di 240 candidati ed avendo riportato 12.633 voti al primo turno a fronte di 8.968 voti dell’attuale amministrazione probabilmente la sconfitta coi cittadini non è la nostra. In politica e nella vita giova ricordare che si vince o si perde insieme così come nessuno di noi compete con nessuno. Non abbiamo il minimo desiderio di essere migliori agli altri, in nessun modo, forma o stile. Aspiriamo solo a migliorare, ad essere migliori di quelli che eravamo prima. Noi siamo così e siamo liberi”.