Ortucchio. I dipendenti di Telespazio si autotassano per comprare l’asfalto e coprire le buche che invadono la Cintarella. La strada killer torna a far parlare di sé e non certo per notizie positive. Dopo aver bussato alla porta di Comuni, Provincia, Regione e prefettura i 250 impiegati del centro spaziale del Fucino hanno deciso di rimboccarsi le maniche e fare da soli.
Per evitare di dover piangere altri colleghi, dopo aver detto addio ad Alessandro Giancarli e Marco Di Nicola morti a causa della scarsa sicurezza della strada provinciale, i lavoratori hanno deciso di investire 5 euro ciascuno e comprare l’asfalto a freddo necessario per chiudere le voragini che si trovano sulla strada. Nonostante le richieste di aiuto lanciate dal comitato lavoratori sicurezza stradale pro Cintarella la via che conduce a Telespazio, dove tra l’altro è situato anche il più grande teleporto al mondo per usi civili utilizzato per il controllo dei satelliti, per le comunicazioni e per i servizi multimediali, è ridotta a brandelli con buche e avvallamenti.
Vista l’assenza del guard rail su un importante tratto di strada la preoccupazione dei dipendenti è che le auto possano sbandare e finire in quegli stessi canali dove i loro colleghi hanno perso la vita. Una preoccupazione costante che li ha portati a lanciare un ennesimo grido d’allarme e a chiedere a tutte le autorità competenti di intervenire, senza avere ottenuto però risultati concreti. Un tratto di strada di circa 9 chilometri infatti è stato messo in sicurezza grazie al rifacimento della pavimentazione stradale, i ponti di raccordo e il posizionamento del guard rail e della segnaletica, mentre per il restante tratto, per il quale inizialmente erano stati messi in bilancio dalla Regione Abruzzo 560 mila euro che dovevano essere gestiti dal Comune di Trasacco in qualità di capofila del progetto, non si è più saputo nulla.