Avezzano. Un secco no è stato espresso dai dipendenti di LFoundry contro l’ipotesi di adottare turni da 8 ore. Durante le prime assemblee convocate dalle parti sociali per riferire quanto annunciato al ministero per lo Sviluppo economico dal numero uno di LFoundry ad Avezzano, Marcello D’Antiochia, i dipendenti hanno subito espresso forti dubbi sulla turnazione a 8 ore mentre hanno chiesto maggiori informazioni sui 18 milioni di euro di investimenti, sui nuovi clienti e sui nuovi prodotti da realizzare.
Lo stabilimento di Avezzano dove si producono memorie volatili da 20 anni osserva i turni da 12 ore con tutti i pro e tutti i contro del caso. I segretari di Fiom – Cgil, Elvira De Santis, Fim – Cisl, Antonello Tangredi, e Uilm – Uil, Angelo Gallotti, e i rappresentanti sindacali di stabilimento hanno illustrato nelle prime di assemblee ai 250 lavoratori presenti la situazione che si è prospettata cercando di capire la loro posizione. Tutti si sono detti contrari a cambiare turnazione e a rinunciare ai vari benefici ottenuti grazie allo storico contratto del 24 dicembre 1999.
L’ipotesi di dire addio alle 12 ore, quindi, non è piaciuta ai dipendenti che hanno invece chiesto alle parti sociali di andare a trattare con l’azienda proponendo la turnazione 2 + 3 con due giorni di lavoro, uno smontante e due riposi, di cui già qualche mese fa si era iniziato a parlare. Questa soluzione potrebbe essere discussa nei prossimi incontri che i vertici aziendali hanno chiesto chiesto di convocare a stretto giro. Intanto lunedì e martedì ci saranno delle nuove assemblee con gli altri dipendenti chiamati a dire la loro sulle novità annunciate dalla start – up cinese Wuxi.