Avezzano. I lavoratori Micron e StMicroelectronics incrociano le braccia domani per 8 ore. Dopo due appuntamenti con l’azienda sulla procedura di licenziamento collettivo, mercoledì 26 febbraio si è svolto il 2° incontro a Roma presso il ministero dello Sviluppo Economico che ha visto una consistente partecipazione dei lavoratori di Micron in presidio: Micron ha riconfermato la volontà di licenziare 419 lavoratori e rifiuta di dare garanzie sul mantenimento delle attività in Italia. Il governo si è impegnato a convocare nei prossimi giorni il Board americano di Micron. Nel sito marsicano dove ci si occupa per lo più di sviluppo e ricerca sono 17 su 92 i posti a rischio”Ci preoccupa inoltre per StMicroelectronics il governo uscente ha rimesso sul tavolo la possibilità di cessione della quota pubblica”, hanno spiegato le parti sociali, “seppur all’interno di enti controllati dal tesoro, e vanno ottenute precise garanzie per la conferma del controllo pubblico. Il piano di investimenti annunciato da StMicroelectronics per l’Italia nel luglio 2013 – già giudicato del tutto inadeguato sui tempi di attuazione – non è ancora partito. Pertanto il governo deve impegnarsi affinché Micron resti in Italia e ripensi radicalmente il suo piano industriale e di esuberi. A questo punto la trattativa deve avere una svolta. Chiediamo al governo e alla StMicroelectronics di assumersi le proprie responsabilità rispetto alle garanzie previste negli accordi di cessione del ramo delle memorie. Tutte le lavoratrici e i lavoratori devono avere una prospettiva occupazionale. Chiediamo al governo di confermare le dichiarazioni fatte a dicembre 2013 rispetto al mantenimento del controllo pubblico di StMicroelectronics e la quota pubblica paritaria con quella francese. Chiediamo che il nuovo governo si attivi per una vera politica industriale che sia in grado di garantire una occupazione stabile e di qualità. Per le organizzazioni sindacali il tavolo della Microelettronica convocato per domani al ministero dello Sviluppo Economico sarà l’occasione per richiamare ognuno a ricoprire un ruoloc attivo nel dare rilancio, prospettive occupazionali e industriali ai siti italiani”.