Avezzano. “Ed eccoci ancora qui di fronte a nuove ingiustizie e promesse fatte e non mantenute”. Queste sono le parole di alcuni dei familiari dei ragazzi disabili che frequentano il centro riabilitativo San Domenico. Nel mese scorso i genitori dei ragazzi hanno iniziato la mobilitazione per impedire che propri figli venissero allontanati dal centro. Durante il percorso di protesta, ognuno di loro unito verso l’obiettivo iniziale della non chiusura del centro, si è impegnato attraverso proteste dinanzi al distretto e nel Comune di Avezzano. Tale mobilitazione ha fatto si che si creasse un tavolo operativo regionale in grado di programmare le azioni da intraprendere almeno fino al 31 dicembre 2013. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Gianni Chiodi, che subito ha lanciato un appello ai dirigenti della Asl chiedendo di rivedere il tutto e prorogando il trasferimento, promettendo inoltre incontri con i famigliari dei ragazzi che frequentano il centro. “Si è vero, la nota è stata eseguita dal Presidente Chiodi attraverso un decreto del 11.11.2013. , nel quale si evince che in base al cambio di setting assistenziale si riteneva opportuno che la fuoriuscita degli assistiti avvenisse in modo graduale e in accordo con i famigliari”, ha spiegato Stefano Di Giuseppe, presidente del tribunale per i diritti del malato, “quindi in attesa degli esiti del tavolo operativo regionale si disponeva la proroga dei setting assistenziali fino al 31.12.2013. Quanto è stato enunciato è stato fatto ma ora i famigliari si domandano : “ e l’incontro con i genitori dei ragazzi che frequentano il S.Domenico quanto verrà fatto?”. Ogni promessa è debita quindi riteniamo opportuno che il presidente Chiodi mantenga le promesse fatte a tutte le persone che ora, soprattutto in questo momento, si sentono abbandonati e delusi da un sistema assistenziale privo di effetti positivi verso i propri figli”.