1Cari lettori, ci lasciamo alle spalle il 2018 e come di consueto, ormai da anni, cercheremo di analizzarlo ripercorrendone i fatti salienti che, giorno dopo giorno, abbiamo riportato sulle pagine del nostro giornale, cercando di raccontare nel migliore dei modi questo territorio, una Marsica sempre più complessa e difficile da interpretare.
E’ stato un anno per molti versi difficile, in cui si sono di nuovo versati lacrime e fiumi di inchiostro su terribili incidenti mortali, che purtroppo interessano sempre le solite strade. Il giovanissimo Alessio Cipollone, di appena 19 anni, ha perso la vita sulla provinciale 125, una strada maledetta che non smette di mietere vittime. Nicolina Palleschi e Martina Nucci, madre e figlia, hanno trovato la morte sulla superstrada del Liri, ennesime vittime dell’alta velocità e di sorpassi azzardati, a cui sembra non esserci soluzione. Stando alle parole della Provincia, però, nel 2019 dovrebbero arrivare 11 milioni di euro per il rifacimento delle nostre strade, con l’augurio che si possa finalmente porre rimedio almeno a quelle due/tre strade che negli ultimi anni hanno falciato giovani vite.
Ma è stato un anno anche di morti bianche, in cui diversi marsicani hanno perso la vita sul posto di lavoro, come Marco Di Donato, vittima di un incidente alla cartiera Burgo, Vilio Di Salvatore morto durante il taglio degli alberi, Marco Aiello, precipitato da un lucernario della L-Foundry, ma anche di Roberto Di Marco, celebre imprenditore e fondatore della Codimar.
Tanti anche i decessi inspiegabili e assurdi, come quella di Loris Di Rocco, l’anziano investito al passaggio a livello di Tagliacozzo, di Cesidio Innocenzi, morto dopo aver investito una mucca con la sua bicicletta da corsa, del giovane Simone Mostacci, precipitato con la sua auto in un burrone a Celano, oppure quella di Nazzareno Corsetti, il 22enne morto durante una battuta di caccia.
Ma il lutto che ha avuto più risonanza mediatica nel 2018 rimarrà quello di Massimiliano “Max” Bartolotti, il giovane imprenditore degli impianti da sci Monte Magnola, che ci ha lasciato mentre dormiva, come accaduto anche a Valeria Guagnozzi, al giovane Filippo Sabatini di soli 19 anni e alla piccola neonata di Pescasseroli, morta dopo che il personale medico ha tentato in tutti i modi di rianimarla.
E proprio l’ospedale di Avezzano, in particolar modo il reparto di pronto soccorso, è finito più volte sulle pagine di cronaca per mancanza di posti. Nel 2018 un paio di pazienti sono morti dopo aver aspettato ore e ore nel reparto, adagiati come tanti altri su barelle o ammassati nei corridoi o negli spazi di fortuna. Oltre alla carenza di personale e di posti letto, che va avanti ormai da anni, il blitz notturno dei Nas evidenziò anche carenze igienico-sanitarie e la presenza di badanti abusive. Ma a sconvolgere la sanità marsicana ci ha pensato lo scandalo dei certificati medici falsi, che ha portato all’arresto di numerose persone coinvolte. Ci si augura pertanto che le parole del sindaco Gabriele De Angelis si trasformino presto in realtà, che con la costruzione del nuovo ospedale entro il 2024, ha promesso anche un incremento del personale e dei posti letto.
Fortunatamente, però, ci sono state anche notizie positive, come quella di Zeudi Liberale, l’infermiera marsicana che quest’estate in spiaggia ha salvato una bambina, dopo che questa aveva ingoiato una conchiglia. Oppure dell’ottimo funzionamento del nuovo team stroke unit, che in dodici ore ha salvato tre vite, conseguendo uno dei migliori risultati d’Abruzzo. Dove non arriva la medicina, può arrivare la fede, come nel caso della giovane sedicenne rimasta illesa, nonostante sia precipitata per più di centro metri nel burrone di Vallepietra. Dopo quell’episodio in tanti gridarono al miracolo. Un’altra bella notizia, che ha fatto il giro del web, è stato il “sì” che si sono dette due ragazze, tra le lacrime, per la prima unione civile al Comune di Avezzano.
Ma la cronaca ci racconta anche diversi episodi di sicurezza che non fanno onore alla Marsica, come casi di risse, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza sulle donne. Tra quelli che hanno avuto maggior eco mediatico ricordiamo il blitz di un avezzanese con la motosega nell’ex casa di riposo per cacciare stranieri e tossici, oppure gli assurdi episodi di violenza accaduti fuori lo stadio dei Marsi, durante la prima di campionato con il Cesena. Al centro della cronaca politica, invece, quest’anno ci sono stati i comuni di Celano e Capistrello, colpiti dalle pesanti inchieste per turbativa d’asta e appalti.
Anche la cultura è stata grande protagonista sulle nostre pagine. Stagioni concertistiche e teatrali di sempre maggior impatto, fanno capire che la cultura marsicana è in grande crescita. Uno su tutti il concerto di Patti Smith, la leggenda del rock, che ha proiettato il nostro territorio alla ribalta nazionale. A questo sono seguiti altri concerti di grande spessore, come quello di Piero Pelù e dei The Kolors. Ma la cultura passa anche dal festival della comunicazione ControSenso, organizzato dal nostro gruppo editoriale, che ha portato decine di prestigiosi ospiti tra Tagliacozzo, Avezzano e Sante Marie. Altre iniziative degne di lode, che rientrano in ambito culturale, sono sicuramente l’affermazione del cammino dei briganti, che con 15.000 presenze nell’ultimo anno, è riuscito nell’impresa di far conoscere il nostro territorio. Oppure la bellissima iniziativa andata in scena ad Aielli, dove su un muro è stato scritto a mano l’intero testo di Fontamara, il celebre romanzo di Ignazio Silone, di cui proprio quest’anno ricorre il quarantennale dalla sua morte.
Per quanto riguarda il lavoro anche il 2018 si è rivelato un anno piuttosto difficile. Fortunatamente tra le tante notizie negative, come la chiusure di alcune aziende storiche del territorio, le proteste con gli scontri sindacali alla L-Foundry e le battaglie legali della Santa Croce, sembra che qualche spiraglio di luce inizi a vedersi: la Coca Cola di Oricola quest’anno ha festeggiato i 30 anni di attività, grandi aspettative anche sul fronte turismo, dopo l’annuncio di un investimento di 6 milioni di euro per costruire un nuovo grande impianto di risalita che collegherà Ovindoli con Rocca di Mezzo e Campo Felice. Un’altra ottima notizia è stata la riapertura della Cartiera Burgo, che prevede l’assunzione di 146 nuovi dipendenti. La chiusura del l tribunale di Avezzano è stata scongiurata almeno fino al 2021 e la prossima apertura del nuovo centro commerciale “Globo” prevede l’assunzione di altri 100 lavoratori. Buone notizie anche per il centro di Avezzano, che negli ultimi anni soffriva in particolar modo la forte competitività dei centri commerciali. Con l’inaugurazione della nuova fontana di piazza Risorgimento e di Piazza Torlonia, il centro è tornato agli antichi splendori, tanto da portare prestigiosi marchi ad aprire nuovi punti vendita, e spingere i commercianti storici a nuovi investimenti. Non sono pochi, infatti, quelli che sull’onda dell’entusiasmo hanno raddoppiato lo spazio espositivo o rinnovato i locali. Numerose polemiche, infine, per l’ingresso della curia nel mondo dell’agricoltura, una notizia che ci riporta alla memoria gli anni delle lotte contadine del secolo scorso, tra i braccianti e il principe Torlonia.
E proprio il territorio marsicano è stato al centro di importanti trasformazioni, trascinate senza dubbi dalla vitalità dei rinnovamenti urbani e territoriali messi in atto da Avezzano. I cambiamenti avvenuti nel capoluogo marsicano sono stati accolti in maniera diversa dalla dalla popolazione, che in parte ha apprezzato e in parte ha criticato i cambiamenti. Alcuni di queste modifiche urbane hanno sollevato non poche polemiche, come lo spostamento del mercato del sabato nella zona nord della città, con le relative proteste degli ambulanti, o la realizzazione della tanto contestata pista ciclabile. Altre invece, come la riqualificazione di piazza Risorgimento con la nuova fontana 7.48, e di piazza Torlonia, hanno subito incontrato il favore della popolazione.
Mai come quest’anno il nostro territorio è stato al centro delle cronache nazionali. E’ stato un anno in cui si è sentita, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, l’esigenza di vederci chiaro sull’emergenza della manutenzione nelle autostrade. Prima le proteste dei sindaci per l’aumento dei pedaggi, poi i blitz di alcune trasmissioni televisive che hanno evidenziato le numerose criticità nella manutenzione delle nostre autostrade, a cui sono seguite nuove proteste per l’abbassamento delle tariffe.
Ma il nostro territorio, nel 2018, è stato segnato anche da fatti di cronaca che riguardano la nostra convivenza con la natura. Uno su tutti è stata la terribile morte dei tre orsi, una mamma con due cuccioli, annegati a Villavallelonga in una vasca di raccolta acque. Una perdita che oltre ad aver fatto un danno faunistico incalcolabile, ha scatenato l’ira dell’intera comunità marsicana e delle numerose associazioni di categoria. Ma la natura, con cui il nostro territorio vive a strettissimo contatto, si è ritagliata il suo spazio di celebrità anche in altri modi, come la valanga su Monte Velino, la terribile bomba d’acqua caduta sulla Marsica pochi mesi fa, qualche immancabile scossa di terremoto e il terribile boato, una rarissima tempesta di fulmini, che svegliò la Marsica in una notte di fine estate. Ma è stato anche un anno di grandi soddisfazioni sportive per il nostro territorio, tra tutte le due giovanissime atlete della Pinguino Nuoto che hanno rappresentato l’Abruzzo nel campionato italiano Fin e del marsicano che ha portato in alto i colori italiani alle paralimpiadi di Pyeongchang in Corea. Il nostro territorio, inoltre, a livello culturale continua a ricevere consensi da ogni parte d’Italia: il Castello di Celano è risultato anche quest’anno il museo più visitato d’Abruzzo, i cunicoli di Claudio e le altre bellezze archeologiche marsicane sono finite più volte sui canali televisivi nazionali, tutte notizie che fanno ben sperare per la Marsica per un 2019 ancora più da protagonista nel panorama turistico nazionale.
Quelli appena ripercorsi sono stati i fatti salienti del 2018, molti dei quali sono stati pubblicati in esclusiva. Il nostro obiettivo principale rimane sempre quello di informare i nostri lettori, di farlo prima e meglio di chiunque altro, e il fatto che i nostri lettori continuino a crescere, ci fanno ben sperare che la strada intrapresa sia quella giusta. Tra AbruzzoLive e MarsicaLive sulle nostre pagine vengono lette oltre 50 milioni di pagine all’anno (dati certificati Google Analytics), 140mila al giorno. I nostri lettori sono aumentati anche su Facebook e oggi contiamo quasi 132mila fans (45mila MarsicaLive e 87mila AbruzzoLive).
Siamo cresciuti dell’11% rispetto al 2017. Siamo la più grande comunità Facebook d’Abruzzo tra i quotidiani online!
Infine quest’anno il nostro giornale è stato oggetto di un importantissimo restyling, che oltre a migliorare la leggibilità e la fruibilità, ha portato un’importante ventata di novità tecniche e di sicurezza, che ci consentono di offrire ai nostri lettori la migliore esperienza possibile di sempre.
Continueremo a raccontarvi le notizie giorno per giorno, così come accadono. Non ci faremo intimorire dagli attacchi personali, tanto meno da chi è convinto di dover avere un posto d’onore sulle nostre pagine. Continueremo invece a dare voce alle minoranze affinché chi amministra il potere sia costretto a prendere in considerazione anche l’opinione di chi sembra non avere voce o di chi la pensa diversamente. MarsicaLive e AbruzzoLive ormai sono realtà consolidate, come ConfineLive, una rete di persone che lavora con dedizione e passione ogni giorno e permettendovi di avere una visione neutrale e completa di tutto quello che succede nella nostra terra. Il nostro giornale non si è piegato mai ai gruppi di potere e non ci siamo fatti spaventare dalle intimidazioni, che pure ci sono state, e abbiamo continuato a lavorare con semplicità, senza montarci la testa per i numeri raggiunti.
La nostra community sui social è sempre più importante e numerosa e pertanto anche quest’anno sono stati fatti ulteriori passi in avanti sulla regolamentazione dei commenti. La libertà d’opinione è una cosa, le cattiverie gratuite, l’ignoranza, la violenza e la maleducazione sono altre, e dal 2019 saranno ancor meno tollerate. Fortunatamente questo genere di problematiche non sono all’ordine del giorno e la foresta che cresce è più numerosa e forte dell’albero che cade. Questo ci dà la forza di andare avanti, fiduciosi che vada sempre meglio, come accade ormai da anni. @francescoproia
Buon 2019 da tutta la redazione di MarsicaLive e AbruzzoLive
(Federico Falcone)
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