Canistro. Hanno dovuto forzare il lucchetto del cancello per poter entrare nello stabilimento della Santa Croce e controllare lo stato delle cose. L’imprenditore molisano, Camillo Colella, infatti non ha voluto aprire le porte ai dirigenti della Regione che avevano annunciato l’arrivo nel sito. Così con il supporto dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo e gli agenti della polizia i tecnici sono entrati.
Per aprire il cancello sono intervenuti gli operai del Comune di Canistro che hanno fatto saltare il lucchetto permettendo a tecnici e forze dell’Ordine di entrare tra gli applausi scroscianti dei dipendenti della Santa Croce che continuano lo sciopero con il sit-in fuori dall’azienda. Una volta dentro si è proceduto all’ispezione delle valvole alle quali erano stati precedentemente posti i sigilli e poi ai bancali carichi di acqua. Il dubbio della Regione, ma anche delle parti sociali e dei lavoratori, è che Colella ha continuato a imbottigliare l’acqua anche dopo il divieto emesso dall’ente.
I tecnici hanno verificato tutto e dopo una pausa hanno ripreso i controlli al termine dei quali verrà attuato un sequestro amministrativo. Fuori dallo stabile, intanto, continua il via vai di lavoratori e residenti di Canistro che insieme al sindaco, Angelo Di Paolo, e al vice, Ugo Buffone, stanno facendo del tutto per tutelare il futuro dell’azienda.