Avezzano. “È incredibile, l’assessore Mauro Febbo riesce a polemizzare con i suoi interlocutori anche quando è d’accordo con loro. È accaduto in relazione alla progettata centrale Powercrop ad Avezzano”. Questa la risposta dei consiglieri Giovanni D’Amico, Daniela Stati e Giuseppe Di Pangrazio alle polemiche innescate dall’assessore all’agricoltura dopo le loro dichiarazioni in merito all’impianto a biomasse che dovrebbe sorgere a Borgo Incile. “Abbiamo ricevuto i suoi strali”, replicano i consiglieri regionali D’Amico, Stati e Di Pangrazio, “per aver interpellato il Presidente al fine di conoscere atti e procedure autorizzative riattivati dal Governo sulla base di una norma del Decreto sviluppo, con la nomina di commissario ad acta nella persona del Prefetto dell’Aquila. Febbo, non avendo letto il testo della interpellanza, cerca colpevoli che non può trovare. Essa infatti traduce un documento del WWF fatto proprio dal Comitato di Cittadini, per conoscere gli atti posti in essere e sollecitare la Regione a confermare il proprio parere contrario”. “Voglio per ciò invitare l’assessore”, ha dichiarato il vice presidente del Consiglio Regionale D’Amico, “ad un atto di collaborazione istituzionale con la formulazione condivisa di una norma regionale che contrasti quella statale, in ordine alla riconversione tramite produzioni energetiche insostenibili ed impattanti in un’area come il Fucino estremamente sensibile per le filiere produttive agroalimentari, che è nell’interesse generale tutelare in maniera sempre maggiore. La riconversione può essere indirizzata verso produzioni agroindustriali compatibili”, sostengono i consiglieri D’Amico, Stati e Di Pangrazio, “con salvaguardia coerente dell’ambiente, delle produzioni agricole e delle forze di lavoro. Può già contare sul nostro sostegno.”