Tagliacozzo. Un patto tra Regione e Comuni per valorizzare il fiume Imele e metterlo in sicurezza. Questo il succo dell’accordo per il “Contratto di fiume dell’Imele” firmato ieri mattina a Tagliacozzo dopo un iter molto lungo durato diversi mesi. A mettere nero su bianco l’intenzione di dare nuova vita al corso d’acqua sono stati l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe e i sindaci dei otto Comuni interessati dal progetto. La firma è avvenuta alla presenza del sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, e del consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, presidente della commissione Agricoltura. Oltre al comune capofila, Tagliacozzo, hanno aderito i sindaci di Scurcola Olimpia Morgante, di Magliano de’ Marsi Mariangela Amiconi, di Massa d’Albe Giancarlo Porrini, di Oricola Antonio Paraninfi, di Pereto Giacinto Sció, di Rocca di Botte Marzolini e di Sante Marie Berardinetti.
Tutti presenti alla firma del protocollo. Il Contratto di Fiume è un protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale del bacino idrografico di un corso d’acqua e ha lo scopo di valorizzare e tutelare le acque. Per la firma del manifesto i sindaci hanno dovuto approvare una delibera. “La corretta gestione delle risorse idriche”, ha sottolineato l’assessore Pepe, “e la valorizzazione dei territori fluviali, insieme alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuiscono allo sviluppo locale dei territori interessati”. E’ stato inoltre definito un programma d’azione condiviso e i comuni si sono impegnati ad attuarlo attraverso la sottoscrizione dell’accordo. “Questo strumento”, ha aggiunto Berardinetti, “porterà anche alla messa in sicurezza del territorio, alla riqualificazione ambientale e alla rigenerazione socio-economica, attraverso un percorso di concertazione con i soggetti coinvolti”. “Un altro passo in avanti verso il raggiungimento di un’unione di intenti tra comuni vicini”, ha affermato il sindaco Giovagnorio, “si fonda sulla collaborazione tra istituzioni ed è basato sul principio di sussidiarietà con l’intento di offrire al comprensorio un maggior ambito di servizi e di innovazione, nonché salvaguardia e cura del territorio, della natura, dell’ambiente e dei parchi fluviali”. Il progetto per arrivare al protocollo d’intesa è stato stilato dal coordinato del progetto Patrizio Schiazza, presente alla sigla del documento.