Avezzano. È stata una vera e propria conviviale, quella avvenuta ieri nella sala consiliare del Palazzo comunale, alla presenza degli assessori Di Stefano e Gallese e del consigliere comunale con delega alla Protezione Civile, Seritti.
L’Avis della Provincia dell’Aquila compie 50 anni. Scambio di stendardi, doni e promesse per il futuro tra l’Avis della Provincia di Roma e l’Avis della Provincia dell’Aquila, nella sala consiliare del Comune di Avezzano, in occasione del cinquantennio di quest’ultima, ossia l’Associazione Volontari Italiani del Sangue ‘padrona di casa’.
Alla presenza degli assessori comunali Pierluigi Di Stefano e Patrizia Gallese e alla presenza del consigliere comunale Maurizio Seritti, vicario del presidente del Consiglio, ieri pomeriggio le due associazioni solidali e sorelle hanno formalizzato il gemellaggio.
Un minuto di silenzio, all’inizio, prima della sottoscrizione del protocollo, è stato dedicato alla memoria della piccola Alessia Prendi, scomparsa troppo presto.
“L’Avis – ha detto Di Stefano – è una macchina perfetta, come il corpo umano: unisce e mette insieme tutte le energie e le sinergie per un bene superiore. L’Avis lavora e opera per la vita stessa. La sede dell’Avis della Provincia dell’Aquila va specificato che si trova proprio nella nostra città. Noi, come amministrazione comunale, faremo il possibile affinché questa sede provinciale continui ad operare ad Avezzano e a rendere Avezzano una città-collante di volontari e altruismo”.
“In 50 anni – ha continuato l’assessore Gallese – si scrive molta storia, si fanno molti progetti e si conquistano molte mete. Ma ancora tanto c’è da fare e ancora tanto c’è da costruire per chi fa del volontariato la propria pietra filosofale. Accogliamo con entusiasmo tutti i rappresentanti delle Avis di Roma e della nostra Provincia. La città
di Avezzano è onoratissima di essere testimone del suggello di questo rapporto tra le due Avis”.
Per l’Avis, erano presenti la rappresentante provinciale dell’Aquila, Maria Rita Fracassi, il presidente romano Eugenio Fratturato (di Santa Marinella), il consigliere dell’Avis nazionale Giulio Di Sante e i due referenti regionali di Abruzzo e Lazio, Guerrino Fosca e Donatella Selis. Una stretta di mano che celebra un altissimo senso morale, capace di scavalcato, questa volta, anche i confini regionali. Tantissimi donatori di Lazio e Abruzzo sono stati ospitati ieri in Comune per l’ufficializzazione del gemellaggio tra le due realtà. Una doppia firma che vale oro: sono 50 anni che timbrano un cammino che verrà condiviso ancora con l’Avis capitolina; verso fine mese, difatti, i donatori della Provincia dell’Aquila saranno ospitati a Roma.
“La nostra Provincia sta risalendo la china pian piano, ma l’effetto Covid, a livello di numero di donazioni, si fa sentire ancora. – ha dichiarato la presidente provinciale dell’Avis – L’Avis dell’Aquila raggruppa 36 sezioni, sparse in tutta la Provincia. Oggi nemici della donazione del sangue, sono il lassismo generale e la paura del virus.
L’Avis di Avezzano, però, ha recuperato quest’anno 50 donazioni in più rispetto al 2021”.
Il palazzo comunale ha accolto le due delegazioni prima della messa in Cattedrale. La cerimonia di gemellaggio, in agenda da tempo, è stata vissuta nel pieno rispetto del lutto che, di recente, ha scosso la comunità marsicana: i festeggiamenti sono andati avanti in forma ridotta. In chiusura, l’assessore Di Stefano ha parafrasato le parole di
Papa Francesco: Mi affido – ha detto – alle riflessioni di un gigante della nostra epoca. Il Papa ha dato questa descrizione: ‘siate presenza che soccorre’, parlando proprio degli avisini. Loro sono ingranaggi umani fondamentali”.