Tagliacozzo. Oltre 200 artisti coinvolti nella maestosa apertura prevista per domani, alle 21.15 della XXXIII edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, la prima completamente organizzata dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e dall’Assessore Chiara Nanni. Sotto la bacchetta del neo direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore principale ospite della Fondazione Festival Pucciniano, le immortali note di Orff nell’edizione per Orchestra e Coro invaderanno la magnifica cornice della Piazza Obelisco nel cuore della città di Tagliacozzo per un’apertura rivoluzionaria. Accanto all’Orchestra Filarmonica di Benevento, neo orchestra stabile del Festival, l’International Opera Choir preparato dal Maestro Gea Garatti, il Coro Lirico d’Abruzzo preparato dal Maestro Fabio d’Orazio, il Coro delle Voci Bianche dell’Arcum diretto dal Maestro Paolo Lucci e il Coro di Voci Bianche dell’Istituto Comprensivo “B. Croce” di Pescasseroli diretto da Anna T. Neri.
Di assoluto prestigio i solisti invitati: Daniela Cappiello, soprano, vincitrice dei Concorsi Internazionali “S. Chiara”, “Toti dal Monte” e “P. Pappano”, Stefano Guadagnini, controtenore della Pontificia Cappella Musicale Sistina, Florin Estefan, baritono, General Manager del Teatro dell’Opera Nazionale Rumena di Cluj-Napoca. Il Concerto inaugura i 57 spettacoli previsti da Sipari per la stagione 2017 del Festival, una stagione che annovera alcuni tra i più grandi interpreti della classica d’Europa con un programma intenso da “Il Barbiere di Siviglia” al balletto “Romeo e Giulietta”, dall’omaggio alla Disney a Luis Bacalov. I Carmina Burana, cantata scenica composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936, è basata su 24 poemi tra quelli trovati nei testi poetici medievali omonimi, opera di goliardi e clerici vagantes. L’opera è strutturata in un prologo, cinque parti e un finale (ripetizione della prima sezione del prologo): Prologo: Fortuna imperatrix mundi (“Sorte imperatrice del mondo”), consiste in una serie d’improperi contro la sorte, che governa secondo il proprio capriccio il destino degli uomini, e consiste in due sezioni: O Fortuna – Fortunae plango vulnera
Prima parte: Primo vere (“In primavera”), in cui si celebra l’aspetto lieto della primavera: Veris laeta facies – Omnia sol temperat – Ecce gratum
Seconda parte: Uf dem Anger (“Nel prato”), nel quale compaiono brani in antico alto tedesco (interamente o in parte): Tanz (l’unico brano interamente strumentale) – Floret silva nobilis – Chramer, gip die varwe mir – Reie (o Swaz hie gat umbe) – Were diu werlt alle min
Terza parte: In taberna (“All’osteria”), comprendente brani ispirati alla vita sregolata dei clerici vagantes, il gioco d’azzardo, il buon bere e il ben mangiare: Aestuans interius – Olim lacus colueram – Ego sum abbas – In taberna quando sumus
Quarta parte: Cours d’amours (“La corte d’amore”), che contiene brani che inneggiano all’amore sensuale: Amor volat undique – Dies, nox et omnia – Stetit puella – Circa mea pectora – Si puer cum puellula – Veni, veni, venias – In trutina – Tempus est iocundum – Dulcissime
Quinta parte: Blanziflor et Helena (“Biancofiore ed Elena”), che segna la conclusione della parte precedente: Ave formosissima
Finale: Fortuna imperatrix mundi, che ripete il brano iniziale: O fortuna
L’opera non segue una trama precisa ma parte della struttura della composizione si basa sul concetto del giro della Ruota della fortuna: infatti, sulla prima pagina della raccolta dei poemi è rappresentata la ruota con quattro frasi posizionate intorno quest’ultimo.
Ingresso libero e previsto dalle ore 20.30.