Avezzano. “Non basta al signor sindaco aver ridotto questa città al livello del più degradato e sperduto paesino africano, egli ora sente il prorompente bisogno di mettere direttamente le mani anche sul teatro che, sotto la regia dell’ex assessore De Angelis ed il nostro apporto, ha cominciato a funzionare”. Questo il commento dei consiglieri di opposizione, Mariano Santomaggio e Alessandro Barbonetti, alla luce della precisazione del sindaco, Gianni Di Pangrazio, sulla gestione dell’ufficio del teatro dei Marsi. “Sono infatti stati realizzati eventi culturali di rilievo a costi contenuti ed inferiori rispetto al passato”, hanno commentato, “ricordiamo al signor sindaco che a partire dal 2014 la stagione di prosa viene organizzata direttamente dal Comune, con eventi importanti che vedono il coinvolgimento attori e registi nazionali, con abbonamenti a prezzi sociali per studenti ed anziani e costi prossimi allo zero, dato che i proventi del botteghino sono a beneficio delle casse comunali. Quindi l’unico inconfessato scopo della nostra emarginazione è quella di evitare il controllo al quale il signor sindaco è allergico pur affermando sempre che il Comune è una casa di vetro. Ed è pura ed assoluta invenzione comica l’accampata invadenza di campo del consigliere Santomaggio riferisca tale da qualche (uno??) componente dell’ufficio: egli ha dispensato soltanto consigli utili per una sana gestione.
Ci teniamo a sottolineare al signor sindaco che abbiamo condiviso, anche dai banchi dell’opposizione, le iniziative dell’ex assessore De Angelis che egli ha cacciato perché colpevole di avere delle idee degne anche della nostra condivisione (ricorda il microcredito signor sindaco??). Infine informiamo l’avvocato Nicoli, che da semplice coordinatore dell’ufficio si è autoproclamato responsabile artistico, che la nostra funzione di indirizzo politico amministrativo (e controllo) all’interno dell’ufficio teatro si estrinseca nel definire gli obiettivi ed i programmi da attuare. Non semplici comparse quindi come lui vorrebbe che fossimo.
L’ultima annotazione è per dire al sindaco che siamo in grado anche noi, al pari dell’avvocato Nicoli e del bravo Lino Guanciale, a dare suggerimenti per la creazione di un soggetto giuridico autonomo dalla politica (soprattutto lontano da Lei signor sindaco), per la gestione delle attività teatrali. Ovviamente ci opporremo con tutte le forze se lei avesse intenzione di costituire un “carrozzone” con tanto di amministratori pagati profumatamente. Concludendo l’importante signor sindaco è che pur in nostra (illegittima) assenza presenza lei non avalli e quindi non permetta ai signori Nicoli e Guanciale di orientarsi sempre più su pretese artistiche relative a scelte di spettacoli di prosa tutti rispondenti ai loro orientamenti culturali e per nulla attente ai risultati economici. Il che vuol dire tanto paga Pantalone! Se proprio ci tengono i due professionisti di cui sopra si attrezzino con una loro struttura privata convenzionata in grado di investire ingenti risorse proprie ed intercettare finanziamenti extracomunali, ottemperando alle norme di sussidiarietà e di partenariato pubblico-privato, con evidente e vantaggioso risparmio da parte del Comune ( esempio ne è stato in questi anni la stagione musicale organizzata da un’associazione privata in convenzione con il Comune, con quasi l’80% della spesa coperta da fondi extracomunali). Pantalone non può e non deve più pagare signor sindaco”.