Tagliacozzo. Si tratta nel centrosinistra a Tagliacozzo per tentare di andare alle urne con una lista unita e unica. Sulla questione è intervenuto un gruppo di progressisti e in particolare Paolo Tellone, Pietro e Roberto Buzzelli, Enzo Tolli e Giovanni Iacomini. Chiedono che ci sia a sinistra una sola lista caratterizzata da elementi di novità nei metodi, nei programmi altrimenti non parteciperanno alle elezioni. «Date le divisioni tra le forze di destra in più liste concorrenti», spiegano, «si presenta per i progressisti di Tagliacozzo un’occasione unica di vincere le prossime elezioni amministrative. È necessario però rispettare due condizioni minime: la lista da proporre agli elettori devessere una sola e devessere caratterizzata da elementi di novità nei metodi, nei programmi e nella scelta dei candidati». Il gruppo, composto da persone da sempre impegnate in prima linea nel fare politica per il centro-sinistra», sostiene che,«qualora queste due condizioni non saranno soddisfatte, non parteciperanno né alla formazione delle liste, né alla successiva campagna elettorale». Nel Pd, infatti, la parte minoritaria del partito, rappresentata da Remo Pascucci e Gabriele Mastroddi, continua a contrastare la candidatura di Bruno Rossi, sancita da tempo dal circolo quasi all’unanimità. I dissidenti, insieme all’Udc di Pietro Mercuri, che ha perso un pezzo dopo la confluenza di Alfonso Gargano nella lista di centrodestra “Parigina”, continuano a caldeggiare la candidatura di Domenico Amicucci. L’assessore uscente, però, fino a oggi non ha mai dato esplicitamente la propria disponibilità ribadendo a più riprese di non essere disposto a candidarsi «contro il partito». Quindi auspicherebbe un dietrofront della maggioranza del Pd. Ipotesi a sua volta scartata in modo perentorio dal coordinatore, Roberto Giovagnorio. La terza via, quella di una coalizione contrapposta a Rossi e capeggiata dall’attuale vicesindaco Pietro Mercuri, sembra improbabile per ammissione dell’interessato. «L’unica soluzione», afferma infatti Mercuri, «è un centrosinistra unito intorno a un uomo autoritario e moderato come Amicucci». In caso contrario il vice del sindaco Dino Rossi potrebbe non scendere in campo portando con sé, sulla stessa strada della rinuncia, la parte minoritaria del Pd. Giochi fatti nel centrodestra dove, nonostante il monito dei vertici Pdl, le due liste di Maurizio Di Marco Testa e di Giampietro Pendenza continuano ognuna per la loro strada. La lista “rosa” di Rita Tabacco ha invece incassato la candidatura dell’architetto Cynthia Fico, ai vertici del provveditorato delle Opere pubbliche. In lizza anche il gruppo di Marco Cervellini.