Avezzano. L’avvocato Gianni Paris, anche presidente dell’Avezzano calcio, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione per essere finito nei guai con il Fisco.
Paris doveva rispondere del reato di dichiarazione infedele per una imposta evasa relativa a 198mila euro. Nel corso dell’udienza davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Paolo Lepidi, il pubblico ministero Silvia Cesarina Stornelli, aveva chiesto due anni di reclusione.
Il giudice ha riconosciuto i benefici di legge condannandolo a un anno e mezzo. L’anno di riferimento dell’evasione è il 2012 e si riferisce a fatti inerenti la sua attività professionale.
Tutto è partito da una verifica fiscale scattata dopo una segnalazione dell’Agenzia delle entrate. Il periodo in questione, stando alla tesi accusatoria della magistratura avezzanese, l’avvocato Paris avrebbe omesso il versamento delle imposte per 198mila 804 euro. Irregolarità che fanno riferimento esclusivamente alla sua attività professionale e non alla gestione della società di calcio. Paris è presidente biancoverde dal 2010 e sotto la sua guida la squadra ha ottenuto negli anni buoni risultati. Riguardo alla vicenda fiscale, Paris dopo la segnalazione si era subito attivato per regolarizzare la propria posizione, provvedendo a un accordo per la corresponsione delle somme dovute all’Agenzia delle entrate. In questo modo il gip del tribunale aveva disposto il dissequestro di alcuni fondi. Paris ha sempre affermato di aver saldato tutto il dovuto, regolarizzando il debito erariale di Iva e Irpef, corrispondendo la somma contestata per intero.
La nuova inchiesta
Qualche mese fa l’avvocato Paris è finito nuovamente nei guai, insieme ad altre sei persone, a seguito di un’altra indagine della Guardia di Finanza, per una presunta bancarotta nella gestione di quattro supermercati. Secondo le fiamme gialle sarebbe stata sottratta una grossa quantità di denaro tramite passaggi di società. A far scattare l’inchiesta è stata la denuncia di alcuni lavoratori rimasti senza stipendio per mesi. Secondo l’accusa, da dimostrare, l’avvocato Paris, pur essendo stato interdetto dall’attività imprenditoriale, avrebbe continuato a gestire un’impresa commerciale. L’operazione, eseguita dalla compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, è coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli. Le fiamme gialle hanno concluso le indagini finalizzate al contrasto dei reati fallimentari e gli accertamenti hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio firmata dal procuratore della Repubblica laziale, Francesco Menditto, nei confronti dei sette accusati che gestivano punti vendita in diverse località, tra cui, nella Marsica, ad Avezzano e Tagliacozzo.