Avezzano. Nasce ufficialmente nella Marsica un gruppo di preghiera in onore del volto Santo di Manoppello, ispirato ai valori del Vangelo e al ricordo del venerabile padre Domenico da Cese. A tale scopo è stata costituita un’associazione con finalità sociali, culturali, caritatevoli, che lavorerà nel rispetto delle direttive del pontefice, papa Francesco, e senza scopo di lucro. L’associazione è nata anche grazie alla devozione nei confronti della Madonna e di padre Pio da Pietrelcina. “Gli iscritti”, si legge nello statuto, “con il loro impegno sociale saranno a sostegno di poveri, malati, emarginati, secondo lo spirito di San Francesco, con particolare riguardo alla vita e alle opere di San Pio e di padre Domenico”.
Padre Domenico ebbe un’infanzia segnata dal tragico terremoto del 1915 e dalla perdita di due sorelle. Nel 1921 entrò tra i frati cappuccini e fu apostolo del Volto Santo di Manoppello. Morì a Torino travolto da un’auto il 17 settembre 1978. Il 27 luglio 2013 iniziò la causa di beatificazione e il 28 agosto 2013 il postulatore inviò il supplice libello al vescovo di Chieti, dopo aver ottenuto dal vescovo di Torino il nulla osta per il cambio di competenza, che è stato concesso il 3 marzo 2015 dalla Congregazione per le cause dei santi.
Pare che, secondo la storia, il 12 gennaio del 1915, il giorno che precedette il sisma che colpì la Marsica, dopo che la maestra aveva tenuto una lezione sul terremoto, padre Domenico abbia affermato profeticamente: “Domani anche qui ci sarà il terremoto”. Inoltre sembra che sia stato estratto incolume dalle macerie della chiesa da un misterioso personaggio che non corrispondeva a nessuno dei suoi compaesani o parenti, che avesse le stimmate alle mani, ai piedi ed al costato e le nascondesse coprendole con strisce di carta, e che abbia conosciuto direttamente padre Pio da Pietrelcina, con cui sembra avesse stretto rapporti di amicizia e confidenza.