Massa d’Albe. “Le attrezzature fisse sono prive della necessaria certificazione, vetuste ed insicure” e per questo motivo “via Ferrata LARA” che sale fino alla Grotta di San Benedetto, sul Monte Velino, non potrà essere percorsa.
Almeno fin quando non sarà messa in sicurezza o eliminata.
È quanto stabilito dai carabinieri del Reparto Biodiversità di Castel di Sangro del Comando carabinieri Tutela Biodiversità e Parchi a seguito della richiesta del Cai di Avezzano di poter fare un’escursione guidata sul Monte Velino, fino alla Grotta di San Benedetto.
L’escursione è in agenda per domani, domenica 16 maggio 2021.
Come da regolamento, il presidente del Cai, Antonio Di Palma, ha inviato richiesta ai militari che si occupano della super visione della Riserna Naturale Orientata Monte Velino per poter fare un’escursione con l’itinerario Peschio Rovicino – Rif. Casale da Monte – sentiero per Grotta S. Benedetto e ritorno, seguendo i sentieri ufficiali n. E1, 5 e 4.
I carabinieri del Reparto Biodiversità però, autorizzando l’uscita hanno messo nero su bianco che:
l’ultimo tratto del sentiero n.4 che dà accesso alla Grotta di San Benedetto, della cosiddetta Via Ferrata LARA alla Grotta stessa, non potrà essere percorso in alcun caso,
in quanto le relative attrezzature fisse sono prive della necessaria certificazione, vetuste ed insicure (come anche evidenziato con nota n. 981del 30/04/2021 dall’Ente del Parco Naturale Regionale Sirente Velino).
Il tutto nasce da una nota inviata dal Parco Naturale Regionale Sirente Velino al Comune di Massa d’Albe, ai carabinieri del gruppo Biodiversità e al G.E.V., gruppo di escursionisti che fa capo a Giovanni Di Girolamo, gruppo di volontari che da decine di anni frequentano e curano i sentieri del Velino.
È proprio il G.E.V. che ha chiarito che: “Il parco Sirente velino ha chiesto informazioni circa la documentazione e la certificazione della ferrata LARA. Va da sé che la stessa è stata installata con egregia iniziativa da parte volontari del GEV nel lontano settembre 1982 (prima della costituzione del Parco)”.
Pertanto, dopo 40 anni, è chiaro che la catena a cui si aggrappano in genere gli escursionisti per accompagnare il loro cammino, va messa in sicurezza.
In attesa di un intervento, che per competenza dovrebbe essere del Comune di Massa d’Albe, le prescrizioni con cui i carabinieri hanno autorizzato l’escursione del Cai sono:
1) i gruppi dovranno essere gestiti da qualificati Accompagnatori di Escursionismo e le persone che ne faranno parte dovranno essere dotate di buona preparazione fisica ed esperienza di escursionismo montano;
2) i gruppi dovranno essere formati da un numero massimo di n. 15 (quindici) persone, per non arrecare eccessivo disturbo agli habitat ed alla fauna circostante;
3) ogni gruppo dovrà procedere distanziato dall’altro di almeno metri 500, per non arrecare eccessivo disturbo agli habitat ed alla fauna circostante;
3) l’ultimo tratto del sentiero n. 4 che dà accesso alla Grotta di S. Benedetto, dalla cosiddetta “Via Ferrata LARA” alla Grotta stessa, non potrà essere percorso in alcun caso, in quanto le relative attrezzature fisse sono prive della necessaria certificazione, vetuste ed insicure (come anche evidenziato con nota n. 981del 30/04/2021 dall’Ente del Parco Naturale Regionale Sirente Velino).
Si prega di confermare lo svolgimento dell’evento e di comunicarne l’orario di partenza e quello presunto di ritorno, almeno un giorno prima del suo svolgimento.
Si ricorda inoltre che nel territorio della Riserva è obbligatorio percorrere esclusivamente i sentieri escursionistici ufficiali senza uscire dai tracciati segnati, non arrecare alcun danno o disturbo alla flora o alla fauna, nonché riportare con sé ogni tipo di rifiuto, per non contribuire a deteriorare lo stato degli habitat.
Il Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di Magliano de’ Marsi è incaricato di vigilare sul rispetto delle predette disposizioni.